Scheda quesito
- Nickame:
- Impanicato
- Data:
- 15/02/2018
- Quesito:
- BuonSera, vi espongo il mio problema.
I primi di novembre ho ricevuto ricevuto sesso orale da un ragazzo che non presentava evidenti sanguinamenti nel cavo orale . Qualche giorno dopo tale ragazzo mi confessa di essere sieropositivo sotto Terapia. Sempre qualche giorno dopo il rapporto orale , mi accorgo inoltre di avere un’ulcera sul pene, facendo i test scopro di aver contratto la sifilide ( mi era stata trasmessa del mio ex ragazzo qualche settimana prima, il quale mi ha infine detto di avermi tradito e di aver contratto la sifilide) e probabilmente il sifilome era presente anche durante il rapporto orale.
In poche parole sono venuto in contatto con 2 MST nel giro di 1 mese, bella sfiga!
Dato che la presenza del sifiloma aumenta di molto il rischio di trasmissione dell’ hiv, ho fatto il test hivAb e antigene p24 dopo ca.25 giorni con esito negativo, inoltre ho intrapreso la cura a base di penicillina G per la sifilide ( perfettamente guarita ).
Quante sono le possibilità che io abbia contratto l’hiv?
Inoltre, il fatto che la sifilide sia guarita con terapia empirica, esclude il contagio?
Attendo risposte
Cordiali saluti
- Risposta di :
- Gentile Impanicato,
il rischio biologico maggiore lo ha corso il suo partner HIV positivo con cui lei ha fatto sesso non protetto mentre aveva la sifilide. E' bene che informi questo ragazzo in considerazione della maggior gravità della sifilide nelle persone con HIV.
Il sifiloma abitualmente guarisce spontaneamente ma occorre sempre fare la terapia con penicillina per evitare la trasmissibilità e le lesioni sifilitiche secondarie e terziarie. Tale terapia non è empirica ma specifica.
Il suo secondo contatto a rischio è stato con una persona HIV positiva in terapia antiretrovirale. Se questo ragazzo aveva la carica virale di HIv soppressa non era da considerarsi a rischio di trasmissione di HIV
Cordiali saluti
Prof. G. Guaraldi