Scheda quesito
- Nickame:
- xyz
- Data:
- 28/07/2004
- Quesito:
- Buongiorno,
la domanda è la seguente :
ho eseguito un EIA DI 4° generazione (penso ricerchino anche la p24
giusto?) ed una pcr a 14 giorni dopo la rottura di un preservativo con
soggetto a rischio, che valore può avere tale esame in questo perido ?
dicono di eseguirla tra il decimo ed il ventottesimo giorno dopo
l'evento a rischio.
durante la fase iniziale dell'infezione da HIV, in cui la viremia è
molto alta può verificarsi un abbassamento dei globuli bianchi ?
in questa fase, in cui i globuli bianchi diminuisco in seguito
all'infezione (parlo di pochi giorni o le prime settimane) con una pcr
si dovrebbe rilevare una notevole presenza di RNA_HIV giusto o
quantomeno rilevarla ?
il quadro clinico di una persona recentemente infettata è un Elisa negativo, un wb indeterminato, ed un PCR positiva con una alta presenza di Rna-hiv ?
ho letto su vari documenti che con una pcr o nat che dir si voglia si
anticipa il rilevamento del virus, alcuni riportano che il virus si può
già rilevare 48-78 ore dopo l'infezione, con questo specifico esame;
alcuni indicano 1 settimana dopo. I CDC di Atlanta indicano che la pcr
rileva l'infezione nella media dei casi studiati, dopo 11 giorni; è una
fonte autorevole no ?
non è un test di screening questo lo sò, questo perchè costa molto ?
o perchè c' è un alta percentuale di falsi positivi ? circa il 2%, il
che creerebbe notevole panico in chi riceve l'esito dell'esame ?
ringrazio anticipatamente chi voglia rispondere alla mie domande.
Crazie ancora
Cordiali saluti
- Risposta di :
- Gentile xyz,
le informazioni che ha raccolte, evidentemente da fonti autorevoli (CDC) sono corrette.
In partcoloare il pattrn di ELISA con densità ottica attorno al cut off, WB indeterminato e PCR per HIV DNA provirale positivo è il pattern più frequente che riscontriamo nelle infezioni acute.
Indipendentemente dai costi (100-150€) la PCR non è un test di screening per l'elevat numero di falsi positivi 82-9% della popolazione HIV negativa) e per l'assenza di una automazione tale darendere assolutamente riproducibile la procedura tecnica diagnostica che va riservata a laboratori esperi di biologia molecolare.
Le confermo che, pur potendo tranquillizzarsi su un esito negatvo dei test molecolari eseguiti a distanza di pochi giorni da una esposizione a rischio, , occorre comunque aspettare tre mesi per ritenere conscluso il percoro diagnostico.
Cordiali saluti
Dr. G. Guaraldi