Scheda quesito
- Nickame:
- urb32
- Data:
- 23/11/2017
- Quesito:
- Buonasera, vi scrivo probabilmente per avere un conforto su una situazione che ormai ho aperta da più di 8mesi. Sono hiv+ e in terapia da 3 anni, stabilmente non rilevabile da subito, con controlli ormai semestrali come da procedure nazionali. Frequento un ragazzo al quale non sono ancora riuscito a dire nulla, con il quale però pratico sesso anche se molto sporadico (motivo per cui litighiamo spesso) sia per il tipo di vita, sia perchè sono emotivamente bloccato e non riesco a stare tranquillo. Ho sempre preteso e fatto sex protetto, ma continuo a preoccuparmi ogni volta pensando di potergli fare del male. In ospedale mi dicono di stare tranquillo, ma sarei pronto a sacrificarmi e a lasciarlo pur di poter vivere in pace per il suo bene. Cosa potete dirmi a riguardo? grazie.
- Risposta di :
- Gentile Urb32,
dalla sua lettera si evincono due diverse difficoltà nella relazione con il suo compagno. La prima riguarda la comunicazione della diagnosi che evidentemente determina una impossibilità di fare maturare la relazione in una condivisione di sentimenti e di legittima richiesta di conforto. La seconda riguarda la relazione sessuale, anch'essa bloccata dalla mancata diagnosi. Fino ad oggi lei ha adeguatamente protetto i rapporti pertanto il suo partner non ha avuto rischi.
Cordiali saluti
Prof G. Guaraldi