Scheda quesito
- Nickame:
- ducato
- Data:
- 26/04/2017
- Quesito:
- Sn uscito oggi dalla visita di routine con il mio medico e dalle analisi risulta un picco viremico che ha portato la carica da 24 a 3586 copie. Sn stato accusato dal medico di aver interrotto la terapia a sua insaputa: logicamente ?ssurdo avendo ottenuto in passato ottimi risultati. Pu?fettivamente essere capitato di aver saltato una dose ma di certo nn ho interrotto la terapia. Prendo isentress e kivexa con dintoina per una neuropatia al piede sx. Arrivando al dunque, come ?ossibile un picco che porta la carica virale da 24 a 3586 copie in quattro mesi pur seguendo regolarmente la terapia? Rifar? analisi il prox 12 maggio per verificare lo stato e discutere su eventuali iniziative da prendere come il cambiamento della terapia. Mi sn sentito molto offeso dai dubbi del medico ed io per primo vorrei chiarimenti sulle possibilit?he hanno dato luogo ad una crescita virale di questo genere. ?possibile che in un rapporto nn protetto io sia venuto nuovamente a contatto con il virus e mi sia reinfettato? Se potete offritemi chiarimenti e mettete luce su questa circostanza molto deludente sia per gli aspetti pratici che moralmente per la scarsa considerazione avuta dal medico. Grazie.
- Risposta di :
- Buongiorno Ducato,
Mi scuso del ritardo nella risposta.
Ci racconta di avere avuto un così detto "blip" viremico. E' del tutto improbabile che si tratti di una "super-infezione HIV".
In queste condizioni si possono fare diverse ipotesi.
1. Calo consapevole ma anche inconsapevole dell'aderenza alla terapia
2. Interazioni farmacologiche con terapie prescritte
3. Interazioni farmacologiche con farmaci da banco o sostanze naturali (quali pompelmo, tisane contenenti hypericum ecc)
4. Fallimento virologico con sviluppo di resistenze.
se capisco bene ripeterà a breve il test per verificare il risultato ed eventualmente fare un test di resistenza.
Comprendiamo come i dubbi del suo medico possano averla offesa. E' importante che lei instauri un rapporto di completa fiducia con il suo curante discutendo i problemi legati all'assunzione della terapia, agli effetti collaterali, alla fatica nell'assunzione di una terapia cronica.
Le raccomandiamo inoltre di evitare di avere rapporti non protetti pur in caso di viremia non rilevabile, in quanto potrebbero esporla a numerose malattie sessualmente trasmissibili (oltre a una possibile reinfezione da HIV) e potrebbero esporre i suoi partner al rischio di contrarre HIV in caso di un suo picco viremico come quello verificatosi.
Cordiali saluti,
L.Gozzi
Prof. G. Guaraldi