Scheda quesito
- Nickame:
- Impaurito
- Data:
- 23/01/2017
- Quesito:
- Salve, ho già esposto la mia disavventura il 17/12/2016 e puntualmente ho ottenuto una gentile risposta dai Signori Dottori. Tuttavia avrei un altro quesito da porre. Circa tre settimane dopo il rapporto a rischio descritto nel post precedente ho accusato dei fastidi ai testicoli, alternativamente a dx e a sx, non costante e con frequenza irregolare. Ho deciso di recarmi in un ambulatorio MST in cui mi è stato detto che i sintomi non sono correlabili all'evento perché correttamente protetto. Ho chiesto se era possibile fare i test (erano già trascorsi 30 giorni) e mi è stato detto di aspettare un altro mesetto. Io ho fatto comunque degli esami del sangue di base sotto suggerimento del medico di base e sembra essere tutto nella norma ( glicemia, azotemia, uricemia, g.p.t. e g.o.t, ed anche dagli esami dell'urina non è emerso niente di importante. Vi chiedo, qualora fosse già in atto una sieroconversione o qualora i sintomi inspiegabili di fastidio ai testicoli fossero stati causati da una qualche mst dagli esami del sangue e all'urina fatti a più di un mese di distanza dal fattaccio sarebbe emerso qualcosa di allarmante? Perché in ambulatorio mst mi hanno detto di aspettare 60 gg anziché i classici 30 o 90 gg?
Grazie mille
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buonasera, abbiamo ascoltato con attenzione il suo quesito. Per poterle rispondere correttamente è necessario che lei ci descriva il suo rapporto. Nel frattempo le ricordiamo che i rapporti protetti da profilattico non sono a rischio HIV, così come i rapporti orali in assenza di lesioni e/o eiaculazione nel cavo orale. Sottoporsi periodicamente a un test per HIV o MST è comunque un comportamento corretto per tutte le persone sessualmente attive
Cordiali saluti.
M Afonina, dott.ssa Santoro A