Scheda quesito
- Nickame:
- piccola incertezza 2
- Data:
- 05/09/2016
- Quesito:
- gentilissimi Dottori, vi scrissi il seguente quesito che vi riporto in sintesi, con relativa risposta:
Nickname:piccola incertezzaData:13.08.2016
Quesito:
gentili dottori,sono un uomo che non ha un buon rapporto con la propria sessualità, in quanto vittima di molte fobie, a causa delle quali ho sempre timore delle malattie a trasmissione sessuale. ...... Dunque, recentemente ho avuto un rapporto con un uomo, limitato unicamente al fatto che mi ha masturbato per poco tempo, e ero convinto di non aver fatto nulla di rischioso.però è successo che poichè eravamo in piedi e lui era dietro di me mentre mi masturbava, per 2 volte ha ha premuto il suo membro tra le mie natiche, non c'è stata alcuna penetrazione, ne' tentativo, ne' sfregamento, solo una pressione,come a mimare con i movimenti l'atto di penetrazione. e da ciò che ho percepito il contatto non è avvenuto proprio direttamente contro il mio ano, ma solo in zona limitrofa,perchè credo che se la pressione fosse stata esercitata proprio li' avrei percepito fastidio. preciso di non avere ferite nella zona perianale. mi sono però accorto che lui era leggermente bagnato di liquido preseminale. Volendo però pensare al peggio , cioè ipotizzando che il suo glande umido possa essere arrivato ad avere effettivamente un contatto diretto con l' ano, chiedo se un eventuale contatto tra il suo liquido preseminale possa configurarsi come rapporto a rischio. al num verde mi hanno detto che non si trattava di un rapporto a rischio perchè in assenza di penetrazione; ho fatto notare che su internet si spiega che sono comunque a rischio i contatti tra mucose e liquidi biologici, ma mi hanno precisato che non essendovi stata penetrazione, al massimo il contatto con il liquido preseminale poteva essere avvenuto solo con la parte esterna dell'ano, che non è già mucosa, bensì epidermide. ......
Risposta di :
Buongiorno,
il rapporto che ci riferisce causarle preoccupazione non è a rischio per quanto riguarda la trasmissione di HIV o altre infezioni sessualmente trasmissibili.
Concordiamo con tutto quanto ci dice esserle stato riferito dal numero verde.
Non riteniamo sussista la necessità di sottoporsi ad alcun accertamento sanitario e sottoporsi ad un test di biologia molecolare nel suo caso non avrebbe alcun senso. Le consigliamo, in caso di necessità, di seguire le linee guida e di affidarsi al consiglio di professionisti.
Cordiali saluti,
L.Gozzi, dott.ssa Santoro A
Mi ero tranquillizzato per la Vostra risposta, ma purtroppo c'è una novità della quale desidero farvi partecipi al fine di valutare se il mio resta un contatto non a rischio, o se la questione cambia aspetto.
giorni fa, mettendo ordine tra le mie carte, ho letto gli esiti di una colonscopia effettuata 15 mesi fa ( la faccio ogni 5 anni per motivi precauzionali per familiarità al cancro), nella quale mi si refertava la presenza di emorroidi di primo grado ( credo sia il livello meno grave, cioè quelle interne) e di una ragade anale cronica.
Ora, devo dire che leggendo un po su internet i sintomi della presenza di una ragade sono in primo luogo un forte dolore, oltre che sanguinamenti dopo l'evaquazione.
Io voglio precisare che non ho mai avuto alcun sintomo di questo tipo, e IN OGNI CASO dopo il rapporto per il quale sto scrivendo mi sono ispezionato con attenzione la mia zona anale e perianale, e non ho visto ( come oggi non vedo) alcuna ferita o lesione.
forse questa ragade diagnosticatami 15 mesi fa è sparita, o forse è "interna", per questo non posso vederla: ho cercato di capire su internet qualcosa di più di queste ragadi, se ne esistono anche di interne, ma non ho trovato nulla.
ma in tal caso, la mia situazione di "non rischio" cambia?
La mia idea è che se mi è stato detto che il rapporto non è stato a rischio in quanto il liquido preseminale non sarebbe in ogni caso entrato in contatto con la mia mucosa, ma solo con l'epidermide, allora, in tal caso, anche l'eventuale presenza di una ragade ( che, ripeto, io non trovo proprio pur impegnandomici con l'ausilio di uno specchio e di una torcia elettrica) non comporterebbe comunque un rischio in quanto dovrebbe trattarsi di una ferita aperta e sanguinante...o sbaglio ? Cioè, io rientrerei nell'ipotesi del contatto tra un liquido potenzialmente infettivo ( liquido preseminale) e pelle, che costituisce un rischio solo se si è in presenza di una ferita aperta?O basta una microferita anche non sanguinante, che io non sono riuscito a trovare?
ora, francamente, non so più cosa pensare....posso solo confermare che al momento del "fatto" non avevo ( come non ho ora) nessuna ragade visibile,o meglio, nessuna ferita visibile o sanguinante, ne' ho mai trovato tracce di sangue sui miei indumenti intimi...ho sempre pensato che la pelle può consentire il passaggio del virus solo in presenza di ferite aperte e "visibilmente" sanguinanti, o sbaglio? Forse, come ipotizzo, questa ragade è davvero interna, ed infatti è stata vista a seguito di una colonscopia...
Pertanto, resto nell'ipotesi del rapporto non a rischio, perchè la mia cute era ed è integra, o ritenete debba fare un test, perchè potrebbe esserci una ferita non visibile, non sanguinante, ma comunque significativa ai fini di un rapporto a rischio?
Ricordo che io non ho l'assoluta certezza che il membro del mio partner possa aver premuto precisamente contro l'ano, anzi, io ricordo una sensazione di "pressione" più in alto di questa zona, e non in maniera profonda, senza spinte o sfregamenti...
Ma in ogni caso, visto il passaggio all'aria aperta di questo liquido preseminale, non sarebbe comunque un contatto indiretto?
Grazie e scusate se son tornato a disturbare con un quesito un po'....particolare......forse è solo un eccesso di ansia, almeno spero...e forse ho bisogno più di uno psicologo che di un test...
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buongiorno,
in base a ciò che ci riferisce il rapporto che la preoccupa è comunque da considerarsi non a rischio.
Per essere sicuri di rispondere ai suoi quesiti, le risponderemo per punti ricopiando le sue domande.
D - se mi è stato detto che il rapporto non è stato a rischio in quanto il liquido preseminale non sarebbe in ogni caso entrato in contatto con la mia mucosa, ma solo con l'epidermide, allora, in tal caso, anche l'eventuale presenza di una ragade ( che, ripeto, io non trovo proprio pur impegnandomici con l'ausilio di uno specchio e di una torcia elettrica) non comporterebbe comunque un rischio in quanto dovrebbe trattarsi di una ferita aperta e sanguinante...o sbaglio ?
D - ho sempre pensato che la pelle può consentire il passaggio del virus solo in presenza di ferite aperte e "visibilmente" sanguinanti, o sbaglio?
R - Esatto, è necessario che una mucosa o una ferita aperta spontaneamente sanguinante entri a contatto con liquidi biologici.
D - Cioè, io rientrerei nell'ipotesi del contatto tra un liquido potenzialmente infettivo ( liquido preseminale) e pelle, che costituisce un rischio solo se si è in presenza di una ferita aperta?O basta una microferita anche non sanguinante, che io non sono riuscito a trovare?
R - Una lesione "invisibile" della cute non è sufficiente. È necessaria una lesione evidente della cute.
D - ritenete debba fare un test, perchè potrebbe esserci una ferita non visibile, non sanguinante, ma comunque significativa ai fini di un rapporto a rischio?
R - Non è necessario che si sottoponga ad alcun test.
Speriamo di averle dissipato qualche dubbio.
Può dimenticare l'episodio e tornare a vivere con serenità la sua vita sessuale.
Cordiali saluti,
L.Gozzi, dott.ssa Santoro A