Scheda quesito
- Nickame:
- Ile87
- Data:
- 01/07/2016
- Quesito:
- Gentile dottore, sono una ragazza di 28 anni. In data 15/05/16 ho avuto un rapporto non prottetto con una persona che non conoscevo più grande di me (senza eiaculazione), uso la pillola anticoncezionale Cerazette. Premetto che lui non ha avuto nessun problema. Io invece dopo 5 giorni da questo rapporto ho iniziato ad avere bruciore, prurito e dopo qualche giorno dolore forte ad urinare, in data 23/05/16 sono andata al prontosoccorso e mi hanno detto che si trattava di herpes genitalis che ho curato in 10 gg con Aciclovir. In data 28/05/16 ho eseguito gli esami del sangue prescritti dalla mia ginecologa ovvero anticorpi per herpes tipo 1 tipo 2, ed Hiv, i quali sono risultati negativi. In data 09/06/16 ho eseguito tampone vaginale per herpes (anche se ormai non avevo più lesioni) risultato negativo. La mia ginecologa mi ha detto che quindi non si trattava di herpes, ma può essere che il mio corpo in data 28/05/16 non avesse ancora prodotto gli anticorpi quindi non visibili sugli esami del sangue?
In data 09/06/16 ho ripetuto gli esami del sangue anticorpi per herpes tipo 1 tipo 2, ed Hiv e sono risultati nuovamente negativi. Io ad oggi però ho un ansia terribile, mi sembra di aver un linfonodo ingrossato sul collo a sinistra (sono stata dal mio medico di base, il quale mi ha detto che sono micro linfonodi che non sono gonfi, ma a me ad occhio nuovo se sposto il collo lateralmente sembra di vederlo), ho forti dolori alle articolazioni, formicolii alle mani e piedi, e tagliatti sulle dita delle mani che faticano a guarire.
E' possibile che visti i sintomi sopradescritti, abbia l'hiv e che l'esame fatto il 09/06/16 sia un falso negativo? Settimana prossima li ripeto nuovamente.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Salve Ile87,
ci racconta di un rapporto penetrativo non protetto con persona sierosconosciuta e successiva comparsa di lesioni verosimilmente compatibili con herpes genitale. Tale rapporto, in quanto non protetto dall'uso del preservativo, risulta essere un rapporto a rischio di trasmissione per HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili, anche in assenza di eiaculazione.
Possiamo dirle che la diagnosi di Herpes genitale si effettua sulla base della clinica, con conferma da parte della sierologia (ricerca degli anticorpi) che non sempre risulta positiva dopo poche settimane dall'avvenuta trasmissione.
A prescindere da ciò, i risultati dei test da lei eseguiti il 09/06/2016, a distanza di circa 3 settimane dal rapporto in questione, sono senz'altro confortanti, tuttavia è necessaria una ulteriore conferma del risultato del test HIV a 90 giorni da tale rapporto per ottenere esito definitivo. I sintomi da lei descritti rimangono comunque piuttosto aspecifici e non direttamente riconducibili all'avvenuta trasmissione del virus.
Le ricordiamo infine che la pillola è un efficace metodo anticoncezionale, che tuttavia non protegge dal rischio di trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili. In caso di nuovi rapporti con partner di cui non conosce lo stato sierologico, la invitiamo pertanto ad utilizzare il preservativo dall'inizio alla fine del rapporto stesso, al fine di evitare la trasmissione di HIV o altre malattie sessualmente trasmissibili.
Cordiali saluti
Dr.ssa C.Lazzaretti