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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Superansioso del 29/06/2016

Scheda quesito

Nickame:
Superansioso
Data:
29/06/2016
Quesito:
Egregio Professor Guaraldi, vorrei gentilmente che mi rispondesse personalmente al quesito che troverà di seguito. Le voglio precisare che sono una persona molto ansiosa e soffro di ossessioni legate alla tremenda paura di essere contagiato da malattie infettive, quali: HIV ed epatiti. Esimio Professore, mi rendo conto della mia esagerazioni ma solo lei potrà tranquillizzarmi. Per motivi di lavoro sono dovuto partire per quattro giorni e ho soggiornato in un convento-Hotel religioso che offre un servizio di vitto e alloggio. In tale convento-Hotel ho fatto amicizia con un signore di 50 anni che da 6 mesi segue un percorso per diventare prete. L’ultima sera del mio soggiorno presso la struttura, tale persona si è confidata con me, dicendomi che in passato ha avuto una vita molto travagliata, che era arrivato al successo in campo teatrale e che dalla vita ha provato di tutto. Nella fattispecie, ha raccontato di aver avuto molte relazioni con donne, di aver sperimentato una relazione con un uomo e di essersi trovato ad affrontare situazioni particolarmente difficili. Durante la descrizione della sua vita passata non ha parlato di aver fatto uso di sostanze stupefacenti, ma la sua affermazione “dalla vita ho provato di tutto” mi ha fatto sorge il dubbio che tale persona abbia fatto uso di droga. Durante la conversazione mi ha riferito che non vede l’ora di andare a studiare teologia a Roma, perché nel convento-Hotel deve lavorare tanto e questo ha contribuito ad essere molto stanco e di dedicare pochissimo tempo alla lettura delle sacre scritture. Nell’occasione mi disse che il giorno prima che venissi a soggiornare al convento-Hotel, ha dovuto preparare la cena per diversi sacerdoti e per la fretta si è ferito le dita della mano destra, con olio bollente, mentre si apprestava a friggere del pesce. Infatti, guardando la mano destra ho potuto costatare in ognuna delle tre dita la presenza di una ferita non sanguinante di un diametro pari a 4-5 mm circa. A questo punto, vorrei che mi rispondesse, gentilmente, a quattro quesiti che troverà di seguito. Primo quesito. Tale persona mi ha preparato il pranzo e la cena, tagliando con le proprie mani (che presentavano diverse lesioni descritte sopra) anche l’insalata per il contorno, per tutto il periodo in cui ho villeggiato in tale convento-Hotel. Se avesse una malattia infettiva come HIV o epatiti ho rischiato il contagio? Secondo quesito. Dal giorno in cui sono arrivato al convento-Hotel e ogni mattina questa persona mi salutava dandomi la mano destra. Tale persona presentava sulla mano destra delle ferite, spero non sanguinanti, e anch’io presentavo delle ferite, credo non sanguinanti, sulla mano che ho utilizzato per ricambiare il saluto. Se lei mie ferite si fossero toccate con le ferite del signore ho rischiato la trasmissione del virus dell’HIV o epatiti se tale persona fosse affetta da tali virus? Terzo quesito. Prima di partire, tale signore si è fermato a parlare con me per circa per mezz’ora. Durante la conversazione dalla sua bocca sono uscite delle goccioline di saliva che hanno colpito: - una parte del viso che mi ero grattato precedentemente a causa di una dermatite che sto curando. Tale parte del viso non presentava ferite apparenti ma solo del rossore; - dei brufoli di colore giallo; - la mucosa orale; - delle piccole ferite sul mio viso, credo non sanguinanti. Tali ferite avevano un colorito rossiccio, ma non sono sicuro se spremendo delicatamente tali ferite potesse uscire acqua lucida o sangue. Da precisare che mentre parlavamo non ho visto del sangue evidente sulle labbra o nella bocca del signore. Se le goccioline di saliva contenevano del sangue, entrando in contatto con i punti che le ho descritto pocanzi (1_epidermide che avevo grattato precedentemente e che presentava un rossore; 2_brufoli di colore giallo; 3_la muscosa orale; 4_Ferite che credo non siano sanguinanti) ho rischiato un’infezione da HIV o epatiti se tale persona fosse affetta da tali virus? Quarto quesito. Alla fine della conversazione ci siamo salutati e tale persona mia ha dato la mano e mi ha baciato sia la guancia destra che quella sinistra. Mettiamo il caso che sulle sue labbra erano presenti tracce di sangue, venendo a contatto con: 1_ l’epidermide che avevo grattato precedentemente e che presentava un rossore; 2_ I brufoli di colore giallo; delle piccole ferite, credo non sanguinanti, ho rischiato un’infezione di HIV o epatiti se tale persona fosse affetta da tali virus? L’ultimo test per HIV ed epatiti è stato svolto 6 mesi dopo l’ultimo rapporto sessuale avvenuto, con esito negativo. Posso stare sereno e dimenticare totalmente l’accaduto? La ringrazio tantissimo e, gentilmente, comprenda il mio stato emotivo. Con stima. Superansioso
Risposta di :
Gentile utente, i quattro quesiti che pone sono riconducibili a una unica domanda intente la possibilità di acquisire HIV o HCV nelle relazioni interpersonali non sessuali. La risposta è che tale evenienze non si verificano in quanto la nostre cute perfettamente impermeabile a tali agenti infettivi e le secrezioni di fugge emesse a distanza ravvicinata dalle persone infette non sono a rischio. Non ha pertanto da temere nulla. Cordiali saluti Dr. G. Guaraldi