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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di preoccupazione del 11/03/2016

Scheda quesito

Nickame:
preoccupazione
Data:
11/03/2016
Quesito:
Buonasera dottori, vi ringrazio nuovamente per il servizio che offrite. Ormai un mese fa vi scrissi questo quesito Quesito:"Buonasera dottori,vi scrivo perché sono molto preoccupata a causa di un "incidente" avvenuto ormai due settimane fa mentre ero al lavoro:lavoro all'ospedale e stavo mettendo a bagno dei ferri sporchi in una bacinella contenente acqua e acido peracetico (in cui vengono messi i ferri ancora sporchi a sterilizzare)in polvere quando mi è arrivata una gocciolina di liquido nell'occhio. È subito bruciato a causa dell'acido e ho subito provveduto a sciacquarlo bene con acqua. I colleghi a cui ho riferito l'accaduto mi hanno subito tranquillizzata dicendo che non avrei rischiato nulla proprio grazie al materiale utilizzato per sterilizzare, ho chiesto un parere anche ad un medico in formazione (infettivologo) e anche lui mi ha detto che posso stare tranquilla. Vorrei un parere anche da voi considerando che stavo inserendo nella bacinella (con attenzione ed in modo corretto) dei ferri utilizzati fino a 10 minuti prima e che non so se a bagno, nella stessa soluzione, ci fossero stati altri ferri sporchi. Sono molto preoccupata nonostante tutti i pareri ricevuti. Nel caso ci fosse da preoccuparsi potrei già fare un test hiv o conviene aspettare, come ho letto in alcune pagine internet, i 3 mesi dall'incidente? Vi ringrazio in anticipo per la vostra risposta e per il meraviglioso servizio che offrite." Risposta di Giovanni Guaraldi:"Buongiorno, ci racconta di aver avuto una contaminazione congiuntivale con materiale potenzialmente infetto (una soluzione di acqua e acido peracetico per la disinfezione di ferri chirurgici). Capiamo che la situazione sia motivo di ansia, ma, in considerazione della dinamica che descrive, il suo rischio appare insignificante: l'acido peracetico esercita un'attività virucida nei confronti del virus HIV, anche se tale effetto impiega alcuni minuti per svilupparsi. Nel suo caso era però indicata la segnalazione INAIL di infortunio professional a potenziale rischio biologico che implica l'esecuzione di un test HIV a 30 e 90 giorni dall'episodi. Cordiali saluti,  E. Bacca Dr. G. Guaraldi" Ho eseguito un test hiv (ag p24/ab anti-hiv 1-2 immunoenzimatica) a 30 giorni, risultato negativo. Questo risultato può tranquillizzarmi? Se nelle settimane successive all'incidente e precedenti il test eseguito avessi avuto sintomi (linfonodi INGUINALI ingrossati, diarrea...) il test avrebbe rilevato il virus? Vi ringrazio infinitamente e spero con la vostra risposta di poter essere un po' più tranquilla.
Risposta di risponditore non trovato:
Buongiorno, il risultato del test HIV eseguito a 30 giorni dall'evento di rischio è attendibile, a prescindere dalle concomitanti sintomatologie manifestate. Può stare tranquilla. Come già scritto, il rischio di trasmissione di HIV nell'episodio da lei descritto è clinicamente irrilevante. Cordiali saluti, E. Bacca, dr. S. Zona