Scheda quesito
- Nickame:
- fallagirare
- Data:
- 16/02/2016
- Quesito:
- Salve dottori avrei dei quesiti da porvi in merito a un avvenimento che mi è successo.
Sono un ragazzo di 29 anni omosessuale. Questa sera ho consumato un rapporto sessuale protetto anale e un rapporto protetto orale (io parte attiva). So che queste non sono situazioni che mi espongono al rischio hiv ma volevo comunque chiedervi delle info.
1) il ragazzo in questione ha raggiunto l'orgasmo sul mio torace, io avevo due graffi che mi ero procurato il giorno prima (per intenderci, come quello che fanno i gatti: pelle rimariginata e non sanguinante ma cmq la pelle presentava delle "strisce" rosse, come se fosse in via di guarigione)
2) un po' dello sperma del partner è colato vicino al pube dove, all'incirca due giorni prima mi ero depilato. La zona presentava quindi delle bollicine (follicolite da rasatura? non so come definirlo).Assolutamente non sanguinante ma solo piccole bollicine che danno prurito e che si presentano rosse per via dell'utilizzo della lametta.
Questi due avvenimenti possono essere annoverati come comportamenti al rischio? La mia parte razionale mi dice di no ma Sono leggermente in paranoia soprattutto per il fatto di aver da poco sconfitto una pediculosi del pube. Sto quindi avendo il terrore di fare sesso, seppure protetto in ogni sua parte. Grazie mille per le risposte che mi vorrete concedere! Cordialità
- Risposta di risponditore non trovato:
- Salve,
abbiamo letto il suo quesito e possiamo rassicurarla in merito alle situazioni descritte che la preoccupano: HIV non si trasmette secondo tali modalità. Ha infatti correttamente evitato di esporsi al rischio di trasmissione proteggendo i rapporti col preservativo. Non vi è indicazione, pertanto, ad eseguire alcun accertamento.
A prescindere da questo episodio, che ripetiamo non rappresenta un rischio, qualora non vi si fosse mai sottoposto rimane l'indicazione ad eseguire un test HIV, semplicemente in quanto persona sessualmente attiva. In tal modo verrà a conoscenza del suo stato sierologico e potrà vivere con maggior consapevolezza la sua vita di relazione.
Cordiali saluti
Dr.ssa C.Lazzaretti, Dr. G.Guaraldi