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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di 123stella del 27/08/2015

Scheda quesito

Nickame:
123stella
Data:
27/08/2015
Quesito:
Chiarissimo Prof. Guaraldi, avrei due quesiti da sottoporre alla Sua cortese attenzione. 1) una cara amica, con cui c'è solo una attrazione platonica, mi ha abbracciato e mi ha accarezzato i capezzoli e l' areola mammaria, dopodiché mi ha anche dato un bacio su un capezzolo: se sulle mani avesse avuto delle tracce di secrezioni vaginali (appena uscite dalla vagina) o una feritina "fresca" con tracce di sangue (eventualmente anche sulle labbra), aver trasportato questi fluidi sui miei capezzoli e sulle mie areole mammarie costituisce un rischio per contrarre HIV? (non ho capito se capezzoli ed areole sono cute, e quindi resistenti al passaggio di HIV, oppure mucose). E' importante sapere la quantità degli ipotetici fluidi? 2)tanto perché le cose capitano sempre ai fobici: mi trovavo accanto ad una persona che si era tagliata; dopo poco ho notato, sul mio dito indice, una macchiolina di sangue di 2-3 millimetri (c'è però la possibilità che provenisse da una escoriazione fresca che avevo sul naso): qualora invece si trattasse del sangue dell' altra persona, la domanda è: se lo avessi portato a contatto con la mia congiuntiva sfregandomi un occhio (intendo sangue appena uscito e dal corpo e rapidamente portato all' occhio) ho corso rischi? Devo proteggere i rapporti con mia moglie? Al Telefono Verde AIDS dell' ISS mi hanno detto, per il quesito del sangue sull' occhio, che è un contatto indiretto NON a rischio, che non esiste un solo caso al mondo documentato di trasmissione con tale modalità e che non è importante sapere né la quantità (che era piccola) di sangue né il tempo intercorso tra la fuoriuscita dal corpo e l'ipotetico "trasporto" sulla mia congiuntiva (quindi non devo fare il test). Lei cosa ne pensa? Sul vostro eccellente sito leggo, talvolta, che HIV resiste pochissimo in aria, altre volte leggo che non infetta fuori dal corpo perché non resiste affatto: capisco che non può esistere un "cronometro della virulenza" ma, per noi profani un po' paranoici, è corretto affermare che i contatti indiretti nella vita quotidiana MAI rappresentano un rischio? Con estrema gratitudine saluto e ringrazio Lei ed il Suo Staff.
Risposta di :
Gentile utente, mi descrive tre situazioni in cui non ravviso alcuna condizione di rischio. Le confermo che il rischio di HIV al di fuori dei rapporti sessuali o dello scambio di aghi è assolutamente eccezionale e non avviene per contatto ambientale casuale. Cordiali saluti Dr. G. Guaraldi