Scheda quesito
- Nickame:
- gianni74
- Data:
- 09/06/2015
- Quesito:
- Buongiorno dottori. Circa 20 giorni fa ho avuto un rapporto mercenario sia orale che anale attivi, entrambi protetti da preservativo. Al termine del rapporto anale ho notato che il liquido seminale era contenuto nel condom a riempire il serbatoio, per cui ho escluso eventuali rotture. Il problema è che dopo dieci giorni ho avuto un po' di febbre, unito a diarrea, durati due giorni, e nei giorni successivi linfonodi non gonfi ma doloranti alle ascelle e collo, uniti ad un leggere mal di gola. Oggi, dopo circa 20 giorni, è ritornata la diarrea da circa due giorni, mentre gli altri dolori si sono attenuati. Premesso che prima di questo rapporto avevo eseguito un test HIV risultato negativo, alla luce di questi sintomi cominciano a venirmi mille dubbi sulla possibilità di un contagio per qualche motivo che mi possa essere sfuggito (tipo rottura del condom che per qualche strano motivo possa essermi sfuggita). Voi ritenete che tali sintomi debbano essere presi in considerazione per HIV? Per scongiurare il terrore che sta crescendo in me, è utile fare il test a 20 giorni?
Grazie
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buongiorno Gianni74,
lei ha correttamente protetto i rapporti sessuali penetrativi con l'uso del condom dall'inizio alla fine, quindi il rapporto di 20 giorni fa è da considerarsi non a rischio.
I sintomi che descrive non sono ascrivibili ad HIV in maniera univoca, meritano una visita medica in caso dovessero persistere.
Il test HIV da lei eseguito è definitivo se fatto a 90 giorni di distanza dall'ultimo rapporto non protetto/a rischio: quindi, se nei 90 giorni che hanno preceduto il test HIV e nei giorni successivi non ha avuto comportamenti a rischio per HIV, il test HIV da lei eseguito è negativo, ne segue che anche i sintomi da lei riportati non sono attribuibili ad HIV.
Saluti
dr G Guaraldi