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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Prima_volta del 25/08/2014

Scheda quesito

Nickame:
Prima_volta
Data:
25/08/2014
Quesito:
Cari dottori grazie per il servizio che offrite alla comunità, è la prima volta che vi scrivo e il mio episodio è piuttosto recente. In data 19 Agosto 2014 ho avuto un rapporto orale non protetto con un ragazzo che poi si è dichiarato essere sieropositivo. Sebbene non fossimo in presenza di lesioni aperte ed evidenti io sul glande avevo dei puntini rossi ancora prima del rapporto, come sfogo di un'infiammazione e irritazione per l'utilizzo di un detergente intimo che non era quello che utilizzato di solito (mi capita di frequenza di avere arrossamenti, secchezza e microlesioni alla pelle del glande e nel prepuzio perché ho una balanite che si è cronicizzata nel tempo) . Lui invece aveva un herpex sul labbro quasi completamente riassorbito e senza lesioni. Adesso, a distanza di neanche una settimana e senza aver avuto più rapporti con nessuno, ho delle piccole perdite uretrali di pus. Siccome ho una prostatite cronica batterica (ceppo principale Stafilococco aureo), con iniziale sclerosi del collo vescicale, sono facile a ricadute come uretriti. Già due anni fa, infatti, questo episodio di uscita del pus è stato attribuito a Haemophilus influenzae ed è passato nell'arco di una settimana...Tutto questo è per dire che data la mia situazione di cronicità infiammatoria nell'area genitale, le mie difese in quella zona sono piuttosto basse e so di essere più a rischio di MTS rispetto a chi è in salute; qua però non stiamo parlando di batteri ma del virus dell'HIV. Il ragazzo sieropositivo ha carica virale molto bassa, con percentuale di contagio prossima allo zero, io invece ho uno stato infiammatorio che compromette le normali difese immunitarie. Ovviamente fra 3 mesi farò il test, ma vista la possibilità di infezione con un partner di cui già si conosce la sieropositività, esiste una profilassi farmacologica per prevenire un aumento di carica virale da qua a tre mesi? Grazie.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile utente, buona sera, leggendo quanto ci ha scritto, possiamo confermarle che il rapporto orale passivo non protetto a mucose integre presenta di per se una probabilità praticamente nulla di trasmissione di HIV, nel suo caso lievemente aumentata dallo stato infiammatorio cronico a livello genitale. L'efficacia della profilassi farmacologica post-esposizione dopo contatto sessuale con soggetto sieropositivo è attualmente in fase di valutazione. In un caso come quello da lei descritto, si sarebbe forse potuta prendere in considerazione la sua esecuzione, ma per essere efficace essa deve essere somministrata entro le 36 ore successive al contatto. Visto che tale termine è ormai decorso, le raccomandiamo di eseguire il test per HIV a 1 mese e a 3 mesi dal contatto a rischio, vista la certezza di sieropositività del partner. E' inoltre raccomandabile, viste le sue esperienze precedenti, la sintomatologia da lei riferita e la presenza di lesioni erpetiche periorali nel partner, eseguire test per le principali MST. Inoltre le consigliamo, qualora non l'avesse ancora fatto, di rivolgersi ad un infettivologo per il trattamento della prostatite cronica. Cordiali saluti M.Moneti, Dr.ssa C.Lazzaretti