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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Lasfigacivedebenissimo del 19/11/2013

Scheda quesito

Nickame:
Lasfigacivedebenissimo
Data:
19/11/2013
Quesito:
Inutile dirlo: l'unico modo per togliersi il dubbio di aver contratto il virus HIV è fare il test e smetterla di angosciarsi, ma sono in quel periodo di trenta giorni in cui ancora non posso far nulla, quindi nell'attesa avrei bisogno di chiarimenti e rassicurazioni. Il comportamento a rischio di cui parlo è uno, statisticamente parlando,dei meno rischiosi, ma comunque lo è. Queste sono le modalità; 1. Il rapporto omosessuale di cui parlo, avvenuto cinque giorni fa, ha compreso un rapporto penetrativo protetto, senza evidenti perdite ematiche, neanche piccolissime, senza rottura del condom, ed io ero la controparte passiva; 2. Eiaculazione totalmente esterna, senza il minimo contatto di seme con alcuna mucosa; 3. Rapporto orale non protetto senza eiaculazione in bocca, io attivo e lui passivo, senza afte, ulcere, macule o tagli né sulla mia mucosa orale né sul suo pene; 4. Idem come sopra, io passivo e lui attivo; 5. Il mio partner, occasionale (questo era il primo contatto) è originario del Camerun, ma non ha mai avuto nessun contatto in quel paese; 6. Gli unici contatti che questo ragazzo ha avuto, quattro in tutto, cinque con il mio, sono sempre stati penetrativi protetti; 7. Il partner ha donato il sangue con conseguente test sei mesi fa, test a cui era risultato negativo, poi riconfermato dal test ab novanta giorni dopo, e da allora ha avuto un solo contatto penetrativo protetto. Escludo già dalla storia tutti i miei precedenti contatti, che sono sempre stati protetti e con individui sani in maniera accertata (tutti donatori di sangue, io compreso). Capite bene da questa storia che l'unico punto rischioso è il punto 3, quello riguardante il liquido pre eiaculatorio, il contatto con il quale, ripeto, è avvenuto in condizioni di nessuna lesione evidente orale e della cute del glande, e la cui reale esposizione è stata ridotta perché la quantità di liquido preeiaculatorio era decisamente esigua. A parte il fatto che ancora non ho capito bene quanto effettivamente il liquido prespermatico sia carico di virus e quindi effettivamente pericoloso, esistendo pareri ancora oggi discordanti in merito, vorrei sapere quanto oggettivamente ho rischiato di contrarre il virus, quando elevato è stato il rischio. A cinque giorni dal contatto ho un ingrossamento lievemente doloroso delle tonsille con placche e tosse, potrebbe essere questo un sintomo di quella piccola sindrome simil mononucleosica che occasionalmente può comparire a una, due o tre settimane dal contagio? Attendo chiarimenti in merito, grazie della disponibilità.
Risposta di :
Gentile utente, abbiamo considerato con attenzione l'episodio che ci descrive. Come giustamente lei stesso rileva, non ha corso rischi di trasmissione per HIV. Infatti, possiamo rassicurarla anche per il terzo punto, quello che più la preoccupa: i rapporti orali non hanno un rischio clinicamente significativo di trasmettere l'infezione, salvo eventualmente nel caso di deglutizione dello sperma. In altre parole, può stare tranquillo e lasciarsi l'episodio alle spalle. Per quanto riguarda infine i sintomi che descrive alle tonsille, non sono da relazionarsi all'episodio che ci ha riportato. Cordiali saluti, Paolo Borghi Dr. G. Guaraldi