Scheda quesito
- Nickame:
- Andrea
- Data:
- 27/07/2013
- Quesito:
- Buongiorno,
Sono un ragazzo e ho recentemente avuto un'esperienza sessuale con un altro uomo. Non ha coinvolto penetrazioni o rapporti orali, solo masturbazione reciproca.
Nel masturbarlo, la mia mano si è inumidita (penso venendo in contatto con liquido pre-eiaculatorio. Era bagnata, ma non grondante). In seguito, con la stessa mano, mi sono masturbato. Non essendo circonciso, la mano è venuta principalmente in contatto con la pelle che ricopre il pene (pelle senza tagli o ferite).
Però, non posso escludere che inavvertiamente sia venuta in contatto anche con il glande. Il glande non presenta ferite aperte (la sua pelle è un po' "rugosa", non so l'espressione giusta. Ma è così da qualche anno senza crearmi dolori o pruriti. Non penso che le "rughe" nascondino ferite o micro-lesioni, perchè non ho mai riscontrato gocce di sangue o altro).
Non so quanto tempo (secondi) sia passato dal contatto della mano con il liquido e il contatto della mano con il mio pene.
Dalle informazioni che avevo e che ho reperito in seguito, se avvenuto, si tratterebbe di un contatto indiretto.
I contatti indiretti non sono considerati a rischio. Mi è' venuto il dubbio sul tempo trascorso: è rilevante se siano passati 3, 10 o 20 secondi nel valutare se c'è stato rischio per un contatto mediato dalle dita?
Dalle informazioni che avevo, pensavo che di non aver corso rischi e che il test non fosse necessario. Però, essendo un po' ansioso e non essendo un medico, vorrei avere il parere di un esperto
grazie in anticipo.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Andrea,
abbiamo letto il suo caso attentamente e possiamo confermarle che il suo caso non è a rischio di trasmissione da HIV, in quanto la masturbazione (indipendentemente dalla durata) non è una pratica considerata a rischio. Può stare tranquillo.
Le ricordiamo che il test, indipendentemente dall'episodio avvenuto, è consigliabile a qualunque persona sessualmente attiva per essere a conoscenza del proprio stato sierologico.
Cordiali saluti
F.Leonardi, dr.ssa M.Menozzi