Scheda quesito
- Nickame:
- Alessandro
- Data:
- 31/03/2013
- Quesito:
- Buongiorno! Vorrei porre un quesito ad un medico infettivologo sul rischio clinico di trasmissione dell'HIV.
Sono un uomo omosessuale. Il mio dubbio riguarda la pratica di sfregamento del mio pene (non protetto) con l'ano dei miei partner, senza penetrazione. Spesso infatti mi capita di simulare una penetrazione sfregando il mio glande sull'ano dei miei partner. Ho sempre ritenuto che tale comportamento non presentasse rischio perché il tessuto epiteliale perianale e anale sotto la linea bianca di Hilton è completamente cheratinizzato. Tuttavia ora, ripensandoci, mi rendo conto che la cute perianale è molto soggetta, per svariate ragioni, ad essere compromessa nella sua integrità. Certo mi accorgerei di lesioni macroscopicamente evidenti, ma non di piccole escoriazioni, abrasioni etc.
La mia domanda è questa: ravvisate un rischio CLINICAMENTE SIGNIFICATIVO per HIV nel fatto che sfreghi il mio glande sulla cute perianale non integra (ma senza lesioni macroscopicamente evidenti) del mio partner?
Proprio perché il mio quesito riguarda la plausibilità clinica di un certo rischio, non quella meramente biologica, vi sarei grato se a rispondere fosse un medico, se è possibile.
Grazie per il vostro lavoro.
Cordiali saluti.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buongiorno Alessandro,
abbiamo letto il suo quesito e possiamo dirle che l'atto che lei descrive, ossia lo sfregamento del glande a livello della cute perianale, non rappresenta una situazione a rischio per la trasmissione di HIV, in assenza di evidenti ferite aperte o perdite ematiche. La cute infatti, se mantenuta integra, è una valida barriera che si oppone alla trasmissione del virus. Le ricordiamo che, come già saprà, per annullare il rischio di trasmissione di HIV è necessario proteggere col condom ogni rapporto penetrativo.
In sintesi, può stare tranquillo: HIV non è trasmissibile secondo le modalità da lei descritte.
Da quello che scrive, tuttavia, ci sembra di capire che abbia numerosi partner, pertanto le consigliamo di eseguire comunque un test HIV ad almeno 90 giorni dall'ultimo eventuale rapporto non protetto, al fine di divenire consapevole del suo stato sierologico attuale.
Cordiali saluti,
Dr.ssa C.Lazzaretti, Dr. G.Guaraldi