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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di henry del 18/03/2013

Scheda quesito

Nickame:
henry
Data:
18/03/2013
Quesito:
salve, ho un problema che mi attanaglia e da qualche giorno non mi sta dando tregua, volevo ricevere qualche informazione dettagliata se possibile e per questo ringrazio vivamente in anticipo. ho avuto un rapporto con una escort e deciso a non avere nessun rapporto sessuale di tipo vaginale, ho però acconsentito a un rapporto orale con preservativo. durante tutto il rapporto e in preda forse all'euforia ho infilato la mia mano nella sua vagina.. durante il rapporto ho riaggiustato il preservativo alcune volte senza però toccare il glande e senza sfilarlo, solo cercando di portarlo alla base del pene srotolandolo del tutto..in seguito una volta terminato il tutto e avendo la mano sporca mi sono sfilato il preservativo e dopo aver passato la mano sotto l'acqua mi sono accinto a pulirmi usando un sapone antibatterico subito dopo.. il dubbio che mi attanaglia però è il seguente..se avessi toccato il pene con la mano sporca cosa avrei rischiato? anche il solo piccolo dubbio di averlo inavvertitamente fatto e di aver rischiato come un idiota ora mi perseguita, oltre al fatto di sapere di aver fatto una sciocchezza in generale a fare qualcosa del genere. sono in condizione da dovermi fare test o cose del genere? posso escludere il contagio? grazie mille
Risposta di risponditore non trovato:
Buongiorno Henry, non deve preoccuparsi. I rapporti orali non sono da considerare a rischio di trasmissione per HIV; inoltre, lei si è correttamente protetto durante il rapporto utilizzando il preservativo. Il semplice contatto tra le secrezioni vaginali e la cute del pene non è veicolo di infezioni, in quanto la cute rappresenta una barriera assolutamente efficace. Non è pertanto necessario nel caso specifico l'esecuzione di un test per l'HIV: può archiviare l'episodio con serenità. Distinti saluti S. Chiesi, dr. S. Zona, dr. G. Guaraldi