Scheda quesito
- Nickame:
- giopa
- Data:
- 14/01/2013
- Quesito:
- Gentili dottori, vi prego di rispondere ai miei quesiti perchè ho mille dubbi in testa e ho tanto bisogno di risposte certe.
Alla fine dell'estate scorsa mi sono lasciato dopo una lunga relazione e da ottobre ho iniziato ad avere rapporti occasionali con ragazzi conosciuti in chat, apparentemente sani, con cui ho avuto i seguenti tipi di rapporti:
- penetrazione anale attiva e passiva con preservativo e senza eiaculazione interna;
- sesso orale attivo e passivo senza preservativo senza eiaculazione interna (ma con liquido pre-spermatico);
- rimming passivo;
- stimolazione digitale anale attiva e passiva.
Dopo l'ultimo rapporto (2 gennaio) ho avuto comparsa di febbre (fino a 38°), tonsille gonfie e dolenti senza placche e spossatezza (il tutto iniziato il 4 gennaio). A tutt'oggi (14 gennaio) le tonsille sono un po' gonfie, ma non ho più la febbre. Preso dal panico, ho iniziato a cercare informazioni su internet e ho trovato pareri molto discordanti, in particolare sul rischio di contagio HIV con rapporti orali non protetti senza eiaculazione in bocca: nel vostro archivio questiti ho letto che tale rischio è insignificante, mentre un'operatrice del vostro telefono verde (non so se dottoressa) mi ha detto che il rischio esiste e mi ha invitato a fare il test.
Ora vi chiedo:
1) sono a rischio di infezione da HIV?
2) è indicato fare il test?
3) i sintomi possono essere legati a sifilide? nel caso quali test devo eseguire?
Grazie per l'attenzione.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile utente,
il rapporto orale non protetto da preservativo non è a rischio di trasmissione per il virus HIV.
Lei si è protetto dal rischio maggiore di contrarre HIV proteggendo i rapporti anali con l'uso del preservativo; tuttavia quando vi è promiscuità sessuale, è opportuno eseguire un test HIV per conoscere il proprio stato sierologico.
Il test HIV ha validità se eseguito a distanza di almeno 90 giorni dall'ultimo rapporto non protetto con partner siero sconosciuto.
Cordiali saluti,
V. Cocchi, dr G Guaraldi