Scheda quesito
- Nickame:
- Blu
- Data:
- 29/06/2012
- Quesito:
- Gentili Dottori,
lavoro con una persona mandata dai servizi sociali che abbiamo saputo essere affetta da epatite virale, non so se c o b ed hiv. E’ un ex tossicodipendente ma dai segni visibili pare continui a far uso di droga. Da poco ne siamo venuti a conoscenza pur non dovendo per chiari motivi di privacy. E’ peraltro soggetto a trasfusioni abbastanza frequenti perché ha carenza di piastrine, è lui stesso a raccontarlo e spesso si assenta per motivi di salute. Nel nostro lavoro è capitato di condividere molti oggetti, da cacciaviti, a fogli, avendo poggiato la mano indistintamente prima l’uno uno poi l’altro sulle cose, incluse parti in legno con schegge piuttosto aver che spostato mobili pesanti cambiando le prese come anche usare le stesse chiavi, aprire le stesse maniglie ecc.. Io ho eseguito i test hiv, hcv, hbv quest’anno per altri motivi e sono risultati negativi. Da allora c’è un episodio di circa due mesi fa che mi desta preoccupazione. Per entrare nel luogo di lavoro è necessario aprire la serratura di una porticina più piccola ricavata in un grosso portone in legno di un edificio d’epoca. Come tutte le mattine schiavo, entro, chiudo poi vado in ufficio. Appena entrato questa persona esce e mi mostra la serratura dall’interno dicendomi che mancano delle viti, si era allentata e che aveva provato con l’altro collega a ripararla con degli strumenti di fortuna. La chiave è solo esterna, è una serratura che internamente ha due parti di cui una con una leva a molla, si sposta all’esterno e apre poi si richiude, meglio non so come spiegarvela. Ora non so chi dei due ha fatto cosa e dove esattamente, fatto sta che dopo essere andato in bagno mentre mi lavo le mani noto due puntini neri lateralmente ad un mio dito, controllo e mi accorgo essere due piccolissime schegge metalliche. Provo ad estrarne una premendo con due dita ed esce una piccolissima quantità di sangue. Sono molto piccole e non riesco ad estrarle, mi si toglieranno da sole a distanza di un paio di giorni tre. Mi sono entrate sicuramente dalla toppa girando la chiave per aprire il portone o meno probabilmente richiudendolo. Ripensando alle manipolazioni effettuate 5 minuti prima per ripararla mi sono molto preoccupato. Questa persona non ha le chiavi per aprire, suona e gli viene aperto, per cui non dovrebbe aver toccato la serratura all’esterno salvo però il fatto che aveva insieme al mio collega provato a ripararla quindi potrebbe a tutti gli effetti averlo fatto. Non ne posso essere certo perché non sono andato a chiederlo. La mia paura è che qualora lo avesse fatto si possa essere ferito nella stessa zona in cui poi mi sono ferito io (preciso che la serratura è rialzata e molto vecchia, è necessario forzare un po’ per aprire) o che comunque si fosse fatto male facendo quel lavoro. Non ho controllato se ci fossero tracce di sangue sulla serratura, nessuno immagina di farlo, altri aprono quella serratura ogni mattina ma io mi ci sono fatto male proprio in quell’occasione. Nella peggiore delle ipotesi se si fosse ferito, se fosse successo esattamente così, ho corso dei rischi? Ci sarebbero volute ferite più ampie o con maggiori quantità di sangue per rischiare di aver contratto epatiti b (non sono vaccinato) e c o hiv? So che l’uso in comune di strumenti taglienti è a rischio per epatiti (forbicine, spazzolini ecc.), è diverso quest’episodio? Tra le due cose sono passati 5 minuti. Mi piacerebbe rispondeste alle mie 3 domande in maniera più esaustiva possibile in modo da farmi rendere conto dei rischi effettivamente corsi o non corsi e se è il caso di eseguire dei controlli, soprattutto per sapere quali devono essere nell’attesa i miei futuri comportamenti nei confronti di partner e persone care. Vi Ringrazio per il tempo che vorrete dedicarmi e per l'utile lavoro che svolgete!
- Risposta di :
- Salve Blu,
nella situazione da lei dettagliatamente descritta, nella quale non appare esserci stato un contatto con ferite aperte e sanguinanti, il rischio di trasmissione di HIV o virus epatitici è assente.
Inoltre il virus dell'HIV si inattiva in poco tempo nell'ambiente esterno.
Può quindi stare tranquillo e vivere serenamente senza bisogno di effettuare ulteriori controlli.
Cordiali Saluti N.Riva