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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Sacchetto del 22/05/2012

Scheda quesito

Nickame:
Sacchetto
Data:
22/05/2012
Quesito:
Buongiorno, qualche giorno fa ho notato una piccola macchia di sangue fresco su una maniglia antipanico al lavoro, non so di chi fosse. La macchiolina era minuscola, poco più di 1 mm di diametro. Al momento non ci ho pensato e sono andato a mangiare. Dopo 10 minuti di pausa pranzo, al ritorno ho notato che la macchiolina era cambiata di colore, verso il bruno, confermando ulteriormente l'ipotesi che si trattasse di sangue. Quindi ho imbibito un fazzoletto di carta con dell'acqua e sono andato a strofinare la maniglia per pulirla, visto che solo io me ne ero accorto. Mentre pulivo mi sono accorto che la macchiolina era sparita ma anche che la maniglia era rimasta umida e bagnata poiché sopra il metallo particolare del maniglione l'acqua non aderisce e crea quell'effetto di acqua "a gocce" (l'acqua si "ritira" e si raggruppa in gocce, essendo la superficie del maniglione idrorepellente, proprio quando si tenta di asciugare i fornelli con una spugna e questi rimangono pieni di goccioline). Mentre andavo a prendere dell'altra carta per poter asciugare il maniglione, un magazziniere ha aperto questa porta. Non mi é chiaro se abbia o meno toccato la maniglia sporca. Il problema é che la maniglia era "bagnata". Ammettendo che la macchia iniziale da 1 mm derivasse da 1 microlitro di sangue che si era rapidamente disidratato, se nel 1 microlitro circa ci fosse il massimo della carica virale di un'epatite C, c.ca 40000 copie/microlitro, si potrebbe pensare ad una "diluizione" nell'acqua persa dal fazzoletto di circa 100 volte. Rimarrebbero 400 copie/ml. Poniamo che avesse un taglio da 1 cm, in questo taglio ci potrebbero finire 10 microlitri. Quindi 4000 copie di HCV. Se pensiamo ad un taglio sottile, possiamo ridurre di 10 volte la quantità di HCV che entra nel corpo umano (400 copie). Magari ancora solo un 10% riesce a passare la barriera cutanea, anche se danneggiata, rimangono sempre 40 copie che vanno a tiro. Se il taglio fosse aperto sarebbe ancor più un problema e magari entrerebbero tutte e 4000! Il concetto é: la persona che é passata mentre io pulivo il maniglione antipanico, potrebbe aver toccato i residui di sangue re-diluiti in c.ca 1-2 ml d'acqua che ha rilasciato il fazzolettino sulla maniglia, che era talmente inzuppato d'acqua che la lasciava sulla maniglia. Questa persona ha continuato la sua giornata e che so, potrebbe essersi mangiato le unghie, stropicciato gli occhi oppure ancora potrebbe essersi tagliato nella zona dove ha toccato l'acqua. Purtroppo non sa niente di questo evento "rischioso" probabilmente nemmeno si é accorto che la maniglia era umida. Ora io sono in ansia per la sua salute e temo di aver creato una situazione di rischio che generalmente non esiste. Reputate queste osservazioni tali da dover avvisare questa persona del "rischio" corso? Che debba fare esami del sangue? Oppure le possibilità sono poco reali? Purtroppo io avevo bagnato così tanto il fazzolettino che l'acqua rimaneva giù sulla maniglia... La mia ansia rimane il sangue che ho "diluito" e reso veicolabile. Tra l'altro la diluizione che ho stimato potrebbe essere inferiore o non omogenea e quindi un microlitro contenere anche più particelle virali di quelle che ho stimato! Sinceramente non saprei neppure come andare a raccontare alla persona in questione una cosa simile, per questo chiedo a voi consiglio. Vorrei il vostro parere in merito ai rischi per HIV, HCV e HBV. Ultima cosa: se il sangue fosse stato mio e fossi sicuramente affetto da una di tali patologie, considerereste ancora e comunque il rischio basso, tale da non dover avvisare la persona? Grazie.
Risposta di risponditore non trovato:
Buongiorno Sacchetto, abbiamo letto il suo dettagliato quesito e possiamo dirle che questo episodio non costituisce in alcun modo un episodio a rischio per la trasmissione di HIV, HBV o HCV. Questi virus richiedono come veicolo di infezione un rapporto sessuale non protetto, uno scambio di siringhe durante l'abuso di sostanze stupefacenti o tramite via parenterale inapparente. Comunque questo episodio non rientra in alcun modo nelle modalità sopra descritte. Può quindi tranquillizzarsi e non pensare più a questo episodio. Il suo collega non ha corso alcun rischio. Cordiali saluti Dott.ssa C.Lazzaretti, Dr. S.Zona, Dr. G.Guaraldi