Scheda quesito
- Nickame:
- Dinnipoo
- Data:
- 17/04/2012
- Quesito:
- Buongiorno e grazie per il servizio che offrite. Ho dei dubbi sulla soppravvivenza dei virus a trasmissione ematica (HIV, HCV in particolare) fuori dal corpo umano. Alcuni per esempio asseriscono che nel "sangue secco" non vi è virus nè possibilità di contagio, altri informano diversamente. Per esempio che il virus ha vita autonoma e dentro ad una cellulla può replicarsi e vivere, addirittura, in ambiente adatto, per diverso tempo. Pur facendo un distinguo tra "morte virale" e "possibilità di infettare" volevo sapere (in particolar modo per l'epatite C) se ciò è vero e quali possibilità di contagio può avere un'operatore sanitario che svolga mansioni non dirette alla cura della persona. Ovvero personale sanitario che non operi prelievi del sangue o igiene perineale ma che svolga solo mansioni di riordino delle suppellettili e di oggetti di uso comune. Per esempio io opero in tale settore e per precauzione metto sempre i guanti. Volevo vivere più serenamente in quanto alcuni operatori del web e forum lanciano messaggi molto allarmistici al riguardo. In altre parole il virus ha una vita autonoma? Ha bisogno di un organismo vivente per vivere e replicarsi? Tale organismo vivente può essere una cellula (liquido biologico) abbandonata su una superficie? Scusate tutti i "distinguo" ma per me ciò fà davvero la differenza? Grazie per la cortese risposta che vorrete darmi e per quanto fate a favore di chi (come me) soffre molto per la gran confusione che si è creata negli anni!
- Risposta di :
- Salve Dinnipoo,
rispondendo alle sue domande:
- il virus HIV si inattiva in pochi minuti al di fuori del corpo umano, perdendo così il suo potere infettante;
- il virus HCV invece può rimanere attivo per tempi più lunghi al di fuori del corpo umano.
Per prevenire ogni rischio è corretto utilizzare i guanti come lei già fa.
Cordiali Saluti N.Riva