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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di mariko del 30/03/2012

Scheda quesito

Nickame:
mariko
Data:
30/03/2012
Quesito:
Mi ha consigliato il vostro sito un mio amico che si è rivolto a voi tempo fa, in unn momento di sua difficoltà e mi ha detto che siete stati molto bravi e professionali come non se ne trovano qui su internet. ho letto il vostro archivio ed effettivamente vedo che ci siete anche da molto tempo e che il Dottor Guaraldi è l'ideatore di tutto. ora vi propongo la mia situazione sperando di farvi capire bene in cosa consiste la mia preoccupazione.ho fatto una puntura ad un amico e siccome sono imbranato, nell'estrarre la siringa, mi è scivolata dalle mani e anzichè farla cadere, ho cercato di prenderla, pungendomi sul braccio. mi ha preso una vena e infatti il sangue non smetteva piu di uscirmi. ho chiesto a questo mio amico di essere sincero sul suo stato di salute e lui mi ha detto che non ha mai fatto controlli di nessun genere ma che è quasi certo di avere la sifilide,hiv, epatiti virali perchè conduce una via molto disordinata sotto la sfera sessuale da molti anni ma ha paura a farsi i controlli.devo dire che sono stato preso inizialmente dal panico.sono andato su internet alla ricerca di numeri verdi che potessero aiutarmi al momento.ne avrò chiamati cinque di numeri ma quelli di cui mi sono fidato sono stati in particolare tre perchè li conosco di fama:la lila,il numero regionale dell'emilia romagna e il numero dell'istituto di sanità.devo dire che ho trovato persone molto gentili e disposte ad ascoltare il mio problema e il mio stato di agitazione che quel giorno era impressionante.ecco qui sorge un altro problema perchè mi è stata fatta la distinzione tra due rischi, uno biologico e l'altro clinico. per il primo rischio mi hanno detto che il rischio effettivamente sussiste per l'epatite B (io sono a rischio perchè non ho mai effettuato la vaccinazione),l'epatite C e l'hiv.poi il rischio clinico invece è trascurabile.non ho capito poi molto ma ho capito che ciò che conta di piu è il rischio clinico e infatti la risposta che alla fine mi sono sentito dire da tutti e tre i numeri verdi, è stato che per una maggiore tranquillità posso fare i test epatitici e dell'hiv perchè mi hanno sentito parecchio agitato ma che potevo benissimo non fare nulla e cercare di tranquillizzarmi.io a quel punto non sono andato da nessuno, in nessun ospedale a fare nessuna profilassi, queste sono situazioni che mi stressano troppo e dato la risposta data dai tre numeri mi sono molto molto tranquillizzato.siccome questo mio amico ha insistito affinchè io vi scrivessi, ho deciso di scrivervi per avere un vostro parere visto che siete esperti di queste malattie.vorrei che mi rispondesse gentilmente anche il dottor Guaraldi,ideatore di questo meraviglioso sito che oltre ad aver aiutato il mio amico, vedo che altri molti utenti hanno cercato conforto e rassicurazione (come d'altronde lo cerco io) da persone come voi competenti in materia. non sò se posso ma siccome stavo leggendo le risposte date agli altri utenti copio e incollo qui sotto un quesito di un utente che sembra molto simile alla mia domanda: Nickname: sabrina Data: 23.08.2011 Quesito: salve sono andata a trovare mia zia in ospedale dopo che è stata operata premettendo che è malata di hiv, epatite C e B. Mentre mi trovavo lì in stanza vicino a lei, sono entrati due infermieri che dovevano toglierle la farfallina dalla mano. Non sò se posso dire in che ospedale mi trovavo comunque si tratta di un ospedale dove queste cose le fanno fare ai laureandi e che quindi non sono pratici di queste cose. Le ha sfilato questa farfallina dal braccio e siccome c'ero io proprio lì vicino, l'ha piantata a me facendomi uscie del sangue. Volevo subito andare dal capo sala ma lui mi ha supplicato di non dire niente e che tanto io non avevo rischiato nulla. Ci ho creduto e mi sono tranquillizzata ma ho preferito chiamare qualche numero verde per avere conferma di questo e fortunatamente sono stata tranquillizzata. In più mi è sato detto che si tratta di un contatto indiretto anche se si tratta di un ago cavo e che comunque non mi è stato iniettato il contenuto ma sono stata solamente pizzicata e tra i tossicodipendenti le malattie neglia anni 90 sono state trasmesse perchè non si limitavano a pizzicarsi con la stessa siringa ma ad iniettarsi lo stesso contenuto in vena. Siccome mi è stata punta la vena, è per questo che mi è uscito parecchio sangue e mi sono preoccupata per l'hiv, e le epatiti in particolare. Mi è stato detto di stare assolutamente tranquilla per l'accaduto e di dimenticarlo. Ho scritto anche a Voi perchè mi siete stati segnalati da un mio conoscente che Vi ammira e che mi ha assicurato che siete i più bravi e seri in materia. Secondo voi ho rischiato hiv o le epatiti C e B? Risposta di Giovanni Guaraldi: Gentile Sabrina, quelle da lei descritte appare una dinamica del tutto inusuale per i rischi a potenziale infortunio biologico in ambiente ospedaliero Per quanto riguarda l'hiv, il test è già indicativo a 30 giorni dall'episodio e definitivo dopo 90, mentre lo screening per le epatiti può considerarsi definitivo dopo 6 mesi dall'accaduto. Cordiali saluti, S. Paderni. Dott. Giovanni Guaraldi Nickname: sabrina Data: 07.11.2011 Quesito: scusate se mi permetto di scrivervi ancora una volta. mi riferisco alla Vostra risposta che copio ed incollo qui sotto: Gentile Sabrina, quelle da lei descritte appare una dinamica del tutto inusuale per i rischi a potenziale infortunio biologico in ambiente ospedaliero Per quanto riguarda l'hiv, il test è già indicativo a 30 giorni dall'episodio e definitivo dopo 90, mentre lo screening per le epatiti può considerarsi definitivo dopo 6 mesi dall'accaduto. Cordiali saluti, S. Paderni. Dott. Giovanni Guaraldi Scusate secondo Voi quindi ho rischiato? oppure la pensate come gli esperti che ho contattato e quindi mi dite di fare i test ma con tranquillità? Mi state mettendo agitazione dato che invece mi ero tranquillizzata con gli altri esperti. Che significa rischio biologico? che non ho rischiato clinicamente? scusate ma vi stò scrivendo con un'ansia addosso che neanche immaginate. Buon lavoro Risposta di Giovanni Guaraldi: Gentile Sabrina, la risposta fornitale voleva suggerirle di effettuare il test per una sua maggiore tranquillità, tenendo presente che hiv ed epatiti non sono solitamente trasmessi con le modalità da lei riferite: ciò significa che da un punto di vista biologico il rischio è plausibile, mentre clinicamente è trascurabile. Cordiali saluti, S. Paderni, Dr. G. Guaraldi E' simile la mia domanda che stò per porvi? posso trascurare anch'io questo spiacevolissimo episodio ?
Risposta di :
Gentile Mariko, grazie per la fiducia che ci accredita. Riferisce di una esposizione percutanea spontaneamente sanguinante con paziente fonte a sierologia ignota. Si tratta di un rischio a potenziale rischio biologico. La valutazione del rischio può essere rapidamente stimata nel caso in cui il paziente fonte fosse disponibile ad eseguire una sierologia per HIV, HBV e HCV. Alternativamente è necessario eseguire una valutazione sirologica su di lei ai tempi 0, 1, 3 mesi. Questa può essere comunque l'occasione per eseguire la vaccinazione anti HBV se non eseguita in precedenza. Sono passati i termini temporali per eseguire una profilassi post esposizione n farmaci antiretrovirali. Ciò detto le confermo comunque che il singolo episodio in se conferisce un rischio minimo di trasmissione di HIV. Cordiali saluti Dr. G. Guaraldi