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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Preoccupato del 10/04/2002

Scheda quesito

Nickame:
Preoccupato
Data:
10/04/2002
Quesito:
Salve dottore. Il mio problema é il seguente. Ho il terrore dell'hiv da sempre. Già in giugno feci un test risultato negativo dopo circa 4 mesi che in un bagno dell'Università avevo trovato del sangue sul lavandino e senza accorgermene. Tra l'altro aprii di colpo il rubinetto invece che chiuderlo e partì un po' d'acqua in giro dappertutto. Da lì ho sempre l'angoscia che i 4 mesi siano insufficienti per un risultato certo (dato che ne sono necessari almeno 6). Poi dopo tutto questo mi sono capitate due altre cose che continuano ad assillarmi... La prima è l'aver trovato in settembre una piccola traccia di sangue su una rivista che avevo acquistato e che non riesco a spiegarmi da dove provenisse (magari da qualcuno che l'aveva sfogliata prima di me?). Dopo un paio di settimane mi si sono gonfiati alcuni linfonodi alle ascelle che permangono ancora adesso e ogni tanto, soprattutto quando sudo, dolgono (anzi, ne ho anche sul collo) e dopo circa un mese mi é venuta febbre e mal di gola, più una specie di papule piccole (c.ca 1-2mm) solo sulla mano sinistra che sono comparse gradualmente e scomparse in un mesetto; erano in tutto 5-6. Tra l'altro forse l'ho anche toccato, ed ho la pessima abitudine di mettermi le mani nei capelli, dove c'è una piccola verruchina che spesso fa un po' di sangue... Inoltre la sera stessa ho controllato la "macchilina" sulla rivista, e poi, impaurito, sono andato a lavarmi le mani e le unghie, in più tagliandomi con lo spazzolino (e avevo appena toccato la rivista, potrebbe essere entrato qualcosa?). A dicembre, invece, mi é capitato di trovare del sangue fresco su un bicchiere di carta (mi avevano offerto un thé). Tra l'altro avevo un labbro che si era screpolato qualche giorno prima, ma che allora non sanguinava più (anche se bruciava). Tra l'altro il labbro leso era quello inferiore, mentre quello superiore era integro. Il problema é che la traccia di sangue era solo sulla parte interna del bicchiere. Come ha fatto a finirci? A mio parere quel sangue non era mio. Se non era il mio é comunque andato a contatto con il mio labbro su cui c'era quel taglietto. Inoltre mi sono accorto e invece che buttare tutto ho girato il bicchiere e ho bevuto tutto (mi sono ingoiato tutto?). E se non era mio Continuo a trovare mille possibili spiegazioni, che un operaio del giorno prima avesse sporcato il bicchiere, che i miei amici avessero una ferita... Anche qui dopo un mese mi é venuto un raffreddore, sono guarito e poi mi é venuta la febbre+congiuntivite, poi guarito per poi prendermi una forma intestinale per cui ho vomitato per poi guarire e rifarmi una bronchite, il tutto nonostante fossi stato vaccinato contro l'influenza, e a distanze di circa due settimane tra un episodio e l'altro. Insomma, ora, ogni volta vado a leggere dei sintomi della fase acuta, di tutti i segni di riconoscimento, ed ho paura che i miei linfonodi ascellari siano gonfi per questo. Così come mi preoccupano quelli del collo. La mia dottoressa mi ha detto che non é nulla di cui preoccuparsi e che gli eventi che mi sono capitati non comportano rischi reali e che le conseguenze che io temo (linfonodi, mal di gola) non sono tra loro connesse. A volte vorrei fare il test per tranquillizzarmi, ma so già che le mie paure tornerebbero alla prima occasione. Insomma, io non ho mai avuto rapporti, sono Cattolico e credo nei miei valori... Faccio bene o male a preoccuparmi di questi eventi? Io non riesco più a vivere, continuo a rimuginare su queste cose, a trovare mille spiegazioni a ciò che é successo, ed appena tocco e sento i linfonodi, comincio ad avere una paura immensa. Che cosa mi consigliate? Sono infondate le mie paure? Io abito vicino a Monza, c'é qualche medico che potrebbe aiutarmi in questo? Io ho molta vergogna di andare a chiedere... Non so cosa fare, vorrei solo ritornare a vivere normalmente, come ogni ragazzo della mia età riesce a fare. Perché devo continuamente temere di avere l'hiv? Secondo voi si rende necessario un test? O devo trascurare queste cose? Le mie paure sono fondate? O forse dovrei parlare con uno psicologo? Dopo queste due esperienze continuo a vedere sangue in tutte le macchioline tendenti al rosso... Come mai i miei linfonodi ascellari si sono gonfiati? Perché proprio un paio di settimane dopo la vicenda del sangue sulal rivista? Può essere dovuto a cause meno gravi? Grazie per l'attenzione
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Preoccupato, dalla tua lettera si evidenzia come tu sia molto in ansia rispetto ad un virus, l'hiv, che non può essere contratto con le modalità da te descritte. È solo infatti attraverso lo scambio di liquidi biologici (sangue, sperma, secrezioni vaginali) che è possibile infettarsi, e non toccando un giornale o bevendo in un bicchiere. Anche i sintomi che hai descritto non sono strettamente imputabili all'aids, perché aspecifici (possono cioè insorgere per diverse cause). Ma come scrivi anche tu, le rassicurazioni non ti bastano, nemmeno un test negativo ti tranquillizzerebbe: alla prima occasione temeresti nuovamente che una macchia color rosso possa essere per te, causa di infezione hiv. Non so darti una spiegazione circa il motivo che ti porta ad essere in questo stato di apprensione: comprendo solo il tuo star male e il tuo desiderio di poter vivere il modo più sereno. Per questo, potrebbe esserti d'aiuto, come anche tu ipotizzi, rivolgerti ad uno psicologo, per capire cosa ti faccia stare tanto in ansia. Saluti e buona fortuna [i]Dr. Claudia Galli[/i]