Scheda quesito
- Nickame:
- Green
- Data:
- 17/10/2011
- Quesito:
- Gentili Dottori,
Ho fatto una elettromiografia in una struttura privata. L'elettromiografia prevede l'inserzione di aghi con elettrodi in vari muscoli. Gli aghi sono lunghi, dotati di manico in gomma ed una volta inseriti nell'elettrodo a filo vengono usati sui vari muscoli. Ogni ago ha un cappuccio piuttosto largo. L'operatore ha scartato davanti a me un ago, lo ha inserito nell'elettrodo con cavo, lo ha tirato fuori dal cappuccio ed ha iniziato l'esame. Siccome dovevo farlo su tutti gli arti ha usato lo stesso ago reincappucciandolo e disponendolo su un tavolo. Questo è successo per 4 volte, ogni volta che cambiava arto. Sinceramente io non ho controllato benissimo come rimetteva il cappuccio e se quindi possa essersi bucato (credo di no) e contaminato l'ago ma non aveva guanti. In secondo luogo poichè l'elettromiografia prevede una fuoriuscita di sangue, minima fino ad una goccia, egli aveva un pezzo di ovatta sul tavolo da cui prendeva un pezzo bagnandolo col disinfettante per poi passarlo sulla ferita. Questo sempre a mani nude e con lo stesso batuffolo arrotolandolo, operazione che poi ho fatto io. Prima di me ha avuto un altro paziente soltanto col quale adottava la stessa pratica, niente guanti e non si è nemmeno lavato le mani perchè non è uscito dallo studio, il bagno è fuori, per cui presumo plausibile che avesse avuto contatto col batuffolo usato per l'altro paziente ed avere tracce di sangue sulle mani. Ho scoperto poi che non è neurologo, solo operatore e non poteva neanche refertare nulla ne usare aghi, al che credo di fare una azione legale, sul referto non c'è il suo nome, solo la firma. Ora, questo mi ha fatto venire un timore forte di contagio perchè è possibile che egli avesse nelle mani o sugli oggetti che toccava tracce minime di sangue del precedente paziente visto che puliva col batuffolino e non si è lavato le mani e che queste siano finite sulla mia pelle che toccava prima dell'inserimento dell'ago e da qui pasate con l'inserimento dell'ago. O che fossero nel luogo in cui appoggiava l'ago reincappucciato del precedente paziente, è possibile anche che reinfilando infatti il cappuccio del precedente paziente del sangue sia finito all'esterno del cappuccio e da qui sul luogo dove poggiava gli aghi e da qui sul cappuccio del mio ago e poi sulle sue dita che usava poi su di me e con le quali mi attenuava tenendo un batuffolo le fuoriuscite di sangue. La cosa è un pò difficile da spiegare ma è sicuramente una pessima pratica per la quale io temo la possibilità di una infezione da hiv o epatite b o c. Da quanto so un test hiv ed epatite b sono sicuri a 90 giorni e a 180 per l'epatite c. Volevo chiedervi se secondo voi c'è possibilità anche remota di un contagio visto che mi avrà messo l'ago molte volte. Nel frattempo è bene eseguire esami intermedi e a che scadenze? Inoltre come comportarmi in famiglia, soprattutto per le epatiti? Prima di me c'è stato solo un ragazzo accompagnato dalla sua ragazza di cui non conosco lo stato.
Vi Ringrazio Molto
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buongiorno Green,
non ritengo la situazione a rischio per la trasmissione di HIV o altre malattie sessualmente trasmesse.
Ho riletto i quesiti che ci ha inviato dal 2005 ad oggi e mi sento di suggerirle di rivolgersi a un consultorio pubblico per discutere insieme ad un operatore sulle modalità di trasmissione delle Malattie a Trasmissione Sessuale, così da individuare quali situazioni quotidiane la preoccupano pur non essendo a rischio.
Cordiali saluti, dr.ssa Vallini