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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di geko_d del 27/07/2011

Scheda quesito

Nickame:
geko_d
Data:
27/07/2011
Quesito:
Salve staff di helpaids, mi scuso per il testo e adesso ve lo riscrivo in maniera più chiara. Circa 2 settimane fa mi sono trovato sul polpaccio interno-posteriore un piccolo foro, (primo strato di pelle rialzato a forma di foro, senza fuoriuscita di sangue). Allora ho subito pensato, attualmente sono molto ansioso per questa malattia, che una persona in macchina passata vicino a me mentre guidava, mi avesse tirato una siringa a mo di freccetta sulla gamba da una distanza di 2 metri con la macchina in movimento. Sono abbastanza sicuro che in quel momento non abbia sentito niente ma ho i seguenti dubbi: 1 nell'ipotesi l'avesse lanciata colpendomi l'avrei sentita, anche in modo minore? 2 una siringa lanciata a mo di freccetta sulla pelle, punge e cade o si conficca dentro alla pelle finchè non la si estrae fisicamente? premetto che un pò di minuti prima mi ero grattato e toccato la zona del polpaccio per un'altra crosta, e che forse quel foro superficiale può essere frutto di questo sfregamento. Passandoci sopra l'acqua ossigenata bruciava un pò e c'era un millimetro di rosso in fondo al foro, ma che se stringevo non usciva sangue. Mi scuso ancora se il testo potrà sembrarvi contorto, ma è da qualche mese che vedendo gente che a prima vista reputo poco pulita mi sembra che questa gente mi deve pungere o tirare aghi o siringhe...e spero che questo episodio sia solo il frutto della mia immaginazione. Grazie mille e saluti
Risposta di :
Buongiorno Geko, la situazione che descrive è a rischio per HIV: nel caso in cui venisse punto da un ago sicuramente se ne accorgerebbe. Rispetto al punto in cui scrive che "è da qualche mese che vedendo gente che a prima vista reputo poco pulita mi sembra che questa gente mi deve pungere o tirare aghi o siringhe..." mi sento di dirle che, nel caso in cui questi pensieri dovessero continuare a preoccuparla, potrebbe parlare con qualcuno di questi timori. Cordiali saluti, dr.ssa Vallini