Scheda quesito
- Nickame:
- lois
- Data:
- 23/03/2004
- Quesito:
- Salve,vorrei porre dei quesiti..circa 1anno fa ho avuto rapporto completo e protetto con una prostituta nera;non mi ricordo se mi si è rotto il preservativo.Ho fatto il test dopo 5 mesi esito negativo;da un po di tempo ho problemi nel degluire è come se avessi un nodo in gola e mi sento mani(sulle mani ho dei puntini bianchi) e piedi formicolare e i muscoli deboli e uno strato bianco sulla lingua.Ho fatto altre analisi ultimamente con alcuni valori alterati:alt 53 U/L,WBC 8,colesterolo tot.245,tigliceridi 130,proteine 8.1.Mi chiedo:
1.tutti questi sintomi e valori un po ballerini possono essere riconducibili a un possibile contagio da hiv?Dovrei fare anche il tampone?
Vorrei fare anche la mia prima donazione e vorrei sapere se:
1.estrazioni dentarie,uso di antibiotici possono,2mesi prima della donazione, influire sul risultato del test hiv?
2.perche' si dice che il test è valido dopo 6 mesi,mentre nelle donazioni bisogna aspettare almeno 1 anno dall'ultimo rapporto a rischio?(centra qualcosa l'hiv?)
3.una volta che si è donato,sul sangue vengono ripetuti dei controlli?se si quali?
4.qual'è la percentuale in italia negli ultimi anni di gente contagiata da hiv a causa di trasfusioni di sangue?
Forse ho posto un po troppe domande, ma questi sono i miei dubbi e solo da Voi posso avere delle risposte certe e sicure;sono preoccupatissimo per me e per la mia ragazza(sono fidanzato da 6 anni).
Vi ringrazio anticipatamente con tutto il cuore..........
- Risposta di :
- Salve Lois,
andiamo con ordine:
- Il test HIV da lei eseguito dopo 5 mesi da un rapporto occasionale forse non protetto è da considerarsi definitivo (negativo), ovviamente se nei mesi successivi non ci sono stati altri motivi di rischio.
- I sintomi che lamenta e i valori bioumorali non sono indice di infezione da HIV. Le consiglio di contattare il suo medico di fiducia per approfondire la diagnosi.
- La scelta di diventare donatore AVIS è da elogiare, ma si deve comunque tener presente che va fatta nel rispetto dello spirito dell'associazione: l'AVIS chiede un anno di sospensione dalle donazioni a seguito di un rapporto occasionale per tutelarsi nei confronti di comportamenti a rischio, non in relazione ai tempi di latenza virali o alla risposta dei test.
- Dopo la donazione, sul sangue donato vengono ripetuti ogni volta controlli virologici per epatiti ed HIV, emocromo con determinazione del gruppo sanguigno ed esami bioumorali.
- Negli ultimi anni (per chi ha trasfuso dopo l'anno 1995) in Italia non sono segnalati nuovi casi di trasmissione di HIV. Secondo recenti studi, la possibilità che una unità di sangue trasmetta il virus HIV è di 1 su 1.900.000. Non ho dati riguardo all'Italia, ma dal 1999 ad oggi negli USA sono segnalati solo 3 casi di infezione da HIV da trasfusione di sangue proveniente da 2 donatori.
Saluti.
Dott.ssa Cinzia Cappi