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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Art del 10/11/2010

Scheda quesito

Nickame:
Art
Data:
10/11/2010
Quesito:
Salve, Vorrei chiedervi se è possibile denunciare una persona che, essendo consapevole della propria sieropositività, non lo comunica al momento di un rapporto sessuale non protetto, e soprattutto non insiste o obbliga il partner a usare precauzioni. Ho letto in rete di casi di denunce per situazioni simili e vorrei un vostro parere. Nel mio caso ancora non son sicuro poichè sto aspettando i risultati del test (son passati 6 mesi dal primo contatto) ma per alcuni motivi ora troppo lunghi da spiegare, potrei pensare che lei sia infetta e consapevole. Spero di sbagliarmi ovviamente ma in caso contrario questa persona è da bloccare poichè se cosi fosse, potrebbe infettare altre persone. La privacy è giusta nel caso di rapporti sociali normali, ma credo che un sieropositivo abbia il dovere civile e morale di evitare rapporti sessuali a rischio, se non proprio quello di avvertire. Grazie.
Risposta di risponditore non trovato:
Salve Art, abbiamo letto con attenzione il suo quesito e possiamo dirle che è possibile denunciare una persona sieropositiva nel caso in cui non insista per l'uso di precauzioni o obblighi il partner a non usarle. A livello giuridico, infatti, una persona sieropositiva potrebbe essere accusata di lesioni gravissime. Tuttavia non è un discorso semplice da affrontare, in quanto non basta un semplice sospetto. La persona deve essere sicuramente sieropositiva e doveva già esserlo al momento del rapporto non protetto. Allo stesso tempo lei doveva essere sieronegativo e non deve aver avuto altri rapporti non protetti. Per portare avanti un'accusa, inoltre, sarebbe anche necessario provare che il virus è esattamente lo stesso, cosa non sempre facile da dimostrare. Ovviamente, se non è avvenuta la trasmissione del virus, non sussistono gli estremi per una denuncia. Come lei ben sa, il test è definitivo se eseguito a 90 giorni dall'ultimo rapporto a rischio. Per quel che riguarda l'ultima sua considerazione, siamo d'accordo con lei che una persona sieropositiva abbia l'obbligo morale di evitare rapporti sessuali a rischio, ma non riteniamo giusto attuare azioni coercitive verso i sieropositivi. Infine, secondo le leggi italiane non è possibile obbligare una persona a dichiarare la propria sieropositività, nemmeno nel caso da lei proposto. Cordiali saluti, C.Lazzaretti, Dr. G.Guaraldi