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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di luck del 06/09/2010

Scheda quesito

Nickame:
luck
Data:
06/09/2010
Quesito:
Gentili dottori, riporto questo passaggio dal vostro sito per porre un domanda: "L'infezione acuta da HIV, che coincide con la sieroconversione, si presenta in oltre l'85% dei casi con una malattia virale acuta non sempre facilmente distinguibile da altre banali e comuni virosi. I sintomi che si possono manifestare in seguito ad infezione da HIV (febbre, rush morbilliforme, faringite, ingrossamento dei linfonodi, ecc...) compaiono abitualmente dalle 2 alle 3 settimane dal contatto a rischio." La mia domanda è: Questi sintomi si manifestano in modo permanente o di solito fanno il loro corso e poi guariscono come succede alle persone che non sono sieropositive? Ve lo chiedo perchè ho avuto un rapporto orale non protetto con una persona potenzialmente a rischio nel Luglio del 2009, al quale è susseguito un problema di tipo virale nel mese di Agosto 2009, che successivamente è guarito spontaneamente. Oggi quindi, a distanza di più di un anno, posso considerarmi ancora a rischio per quel rapporto? Inoltre volevo avere conferma che la percentuale di persone che contraggono il virus in maniera asintomatica sia il restante 15% dei casi. Ringrazio anticipatamente per la risposta e per l'utilità del sito.
Risposta di :
Salve Luck, i sintomi citati nel testo del suo quesito non restano permanentemente, ma si risolvono spontaneamente. Tuttavia HIV resta nell'organismo e continua ad agire indisturbato, portando nel corso degli anni alla malattia conclamata. E' vero che la maggior parte di coloro che hanno incontrato il virus manifestano questi sintomi, ma c'è anche una percentuale non trascurabile di soggetti che, nonostante la trasmissione si avvenuta, non manifestano alcun sintomo. Nel suo quesito lei parla di un rapporto orale non protetto: anche questo tipo di rapporto è a rischio per la trasmissione di HIV, sebbene non sia certo paragonabile a un rapporto penetrativo non protetto. Il rischio è più basso, ma non inesistente. Pertanto, nel caso non conosca esattamente lo stato sierologico del partner al momento di tale rapporto, vi è l'indicazione ad eseguire un test HIV per verificare il suo stato sierologico. Cordiali saluti, C.Lazzaretti, Dott.sa C.Vallini