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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di sart del 21/07/2010

Scheda quesito

Nickame:
sart
Data:
21/07/2010
Quesito:
Ciao a tutti, sono un uomo di 34 anni che ha avuto un rapporto con una prostituta in una casa in svizzera. Durante la penetrazione vaginale, dopo circa 4 o 5 secondi ci siamo accorti dal rumore che il preservativo si era rotto e ho ovviamente subito interrotto immediatamente il rapporto il tutto. Verificato che non c'erano tracce di sangue. Dopo svariati sintomi tra cui, leggera febbre, linfonodi fastidiosi,stanchezza e malessere generalizzato ho fatto test HIv Combinato a 38 giorni al cave di milano esito negativo Mi hanno assicurato che era inutile ripeterlo, lo stesso il mio dottore, in quanto essendo di ultima generazione, sono definitivi dopo 30 giorni. Ora a distanza di 7 mesi ho ancora dei fastidi strani, mai avuti prima, tipo lingua gonfia, linfonodi alle volte fastidiosi, e pure un fungo in faccia(curato con triasporin). Ultimamente mi si è pure abbassata la voce. Ovviamente sono sul disperato andante, in quanto sono pressochè certo che c'è qualcosa che nn va, e quindi di essere stato infettato. Visto che il prossimo anno mi dovrei sposare, era stato una specie di addio al nubilato, era la prima volta che andavo in un posto del genere. Si sta trasformando tutto in una tragedia, sono davvero disperato, ho fatto una cazzata immane. A breve mi recherò a far il test finale, anche se è dura, perchè il responso purtroppo ho la sensazione di saperlo già. L'unica cosa che mi fà ancora sperare è il test negativo dopo 38 giorni e il fatto d non aver trovato nei forum persone che dopo un test quasi a 40 giorni cambi verdetto successivamente. Come è la vostra esperienza?
Risposta di :
Salve Sart, abbiamo letto il suo lungo quesito e le confermiamo che il test da lei effettuato a 38 giorni dall'evento a rischio non può essere considerato definitivo. Certamente ci fa ben sperare, ma i dati ottenuti vanno confermati con un altro test. I test a nostra disposizione, anche quelli di ultima generazione, non possono infatti prevedere sieroconversioni tardive, che si verificano entro i 90 giorni dall'evento a rischio. Pertanto, nel suo caso, vi è l'indicazione all'esecuzione di un test HIV di conferma ad almeno 90 giorni dall'ultimo rapporto non protetto. Quasi sicuramente confermerà l'esito del primo test, ma è necessaria questa conferma per considerare il risultato definitivo e per lasciarsi l'episodio che la preoccupa alle spalle. Ci rendiamo conto di quanto sia difficile, ma così potrà di nuovo essere tranquillo: non si faccia intimorire dalla la sensazione di cui parla ("il responso purtroppo ho la sensazione di saperlo già") che è appunto una sensazione che non ha nessun valore scientifico o diagnostico. Per conoscere lo stato sierologico l'unico strumento è il test. Nel frattempo sarà necessario astenersi dai rapporti sessuali non protetti con la sua partner, siano essi orali, vaginali o anali. Per quanto riguarda i sintomi che ci descrive, che sono generici e che non vanno direttamente collegati ad una MST, dovessero persistere la invitiamo a rivolgersi al suo medico di fiducia. Cordiali saluti, C.Lazzaretti, Dott.sa C.Vallini