Scheda quesito
- Nickame:
- Adelino
- Data:
- 01/04/2010
- Quesito:
- Ho un dubbio che mi sta affliggendo;sto cercando di eliminarlo leggendo su internet ma le notizie che si trovano sono incoerenti:e` possibile contrarre l`HIV toccando/stimolando l`ano di una persona infetta, nel caso sia presente sul dito una ferita, provocata dal mangiarsi la pelle intorno alle unghie, dopo aver fatto sesso anale?!
la cosa e` seria,anche perche` ho letto nelle vostre risposte che in casi come questi di solito non si e` a rischio,e allora mi chiedo: come e` possibile che lo scambio di siringhe infette sia causa di trasmissione e lo scambio di liquidi quali il sangue (presenza possibile dopo rapporti anali, a contatto con una lesione della pelle ..)no?! se il virus a contatto con l`aria muore, non dovrebbe morire anche sull`ago?!
e soprattutto,non e` possibile che sia mantenuto in vita se il liquido in cui e` contenuto si trova protetto,a livello termico,dalle natiche?!
grazie per l`attenzione
- Risposta di :
- Buongiorno Adelino,
le riporto quanto scritto nel nostro sito riguardo al rapporto anale:
“il virus si trova nei fluidi corporei:sangue, liquido seminale, secrezione vaginale. In genere la persona che riceve il liquido seminale ha un rischio maggiore di contrarre l'infezione, perché la mucosa dell'intestino retto è sottile e potrebbe permettere al virus di attraversarla durante il rapporto, oltre al fatto che spesso si creano microlesioni. Anche l'altro partner è comunque a rischio di infezione in quanto il virus può penetrare attraverso l'uretra o attraverso microlesioni sul pene. Avere un rapporto anale senza profilattico è considerato un comportamento ad alto rischio.”
L’esposizione di microlesioni come possono essere quelle da lei descritte non sono considerabili adeguate porte d’ingresso per la trasmissione di HIV per le quantità esigue o nulle di sangue presenti. Per quanto riguarda la trasmissione attraverso lo scambio di siringhe, bisogna considerare il tempo che intercorre tra le due iniezioni perchè il virus sopravvive all’ambiente esterno per poco tempo come lei ben scrive.
Cordiali saluti
G.Codazzo