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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di cassino del 28/02/2010

Scheda quesito

Nickame:
cassino
Data:
28/02/2010
Quesito:
buonasera mi chiamo edoardo ed un quesito molto urgente che mi stà creando qualche problema di ansia. sono un lavoratore edile. io con un mio collega stavamo lavorando e sopra di noi c'era un ponteggio che non reggeva bene. abbiamo sentito uno scricchiolio e giusto il tempo di accorgersi che stava crollando e fortunatamente io mi sono salvato ma sfortunatamente la pedana di ferro è caduta addosso al mio amico travolgendolo. la scena che mi sono trovato davanti è stato lui per terra con sopra questa lamina di ferro tagliente che lo aveva ferito in varie parti del corpo. mi chiedeva di aiutarlo ed io sinceramente non sapevo dove mettermi le mani ma ho chiamato i soccorsi e nel frattempo ho cercato di togliere da sopra il suo corpo quella lastra di ferro che gli impediva anche di respirare e che gli procurava tanto dolore. senza pensarci due volte sono andato per sollevare questa lastra di ferro dal suo corpo ma ecco dove sorgono i miei problemi: 1. nel tirare su questa lastra di ferro siccome era tagliente mi sono procurato alle mani una ferita da punti in seguito suturata dai medici del pronto soccorso della zona. la parte del ferro dove mi sono procurato la ferita da punti era sporca del suo sangue e ce n'era tanto e infatti lui aveva in tutto il corpo varie ferite da punti; 2.inoltre nel cercare di tirare su questa lastra di ferro inavvertitamente con la mia mano appena ferita ho toccato le sue ferite che grondavano in quel momento di sangue. per quanto riguarda il punto 1 ho domandato ai dottori che mi hanno messo i punti sulla ferita se con questa modalità ho rischiato aids o epatiti o altre patologie e mi hanno detto assolutamente no perchè si è trattato di un contatto indiretto e non rischioso; per quanto riguarda il secondo punto mi hanno detto assolutamente nessun rischio. nei giorni dopo ho anche fatto l'amore con mia moglie senza precauzioni perchè lei prende la pillola, ma nell'incertezza di poterla contagiare ho chiamato diversi numeri verdi per domandare se ho rischiato qualche patologia e se facendo l'amore con mia moglie l'ho esposta a rischi, non me lo potrei mai perdonare. la cosa strana per me è che tutti i numeri che ho chiamato tra cui anche il vostro numero verde mi hanno assicurato su tutte le patologie dall'aids a epatiti ecc. e che sia io che mia moglie non dobbiamo fare test alcuno e tutti indifferentemente mi hanno detto che nel primo caso si è trattato di contatto indiretto. la mia paura nel primo (1) caso è che mi sono tagliato con la lamiera di ferro dove già c'era tanto sangue e il mio collega si era ferito in quel preciso istante e la mia domanda è: si parla in questo caso ugualmente di contatto indiretto? sempre per quanto riguarda il primo caso mi hanno detto che si tratta di una ferita accidentale anche se da punti e non voluta e quindi una ragone in più per togliersi dalla testa questo episodio. su questo punto il mio dubbio è: la ferita me la sono provocata accidentalmente ma si tratta comunque di una ferita da punti, non ci vedo differenza. per il secondo (2) punto da me esposto mi hanno detto nessun rischio perchè il contatto tra la mia mano insanguinata e le sue ferite grondanti di sangue è stato assolutamente accidentale e non voluto quindi anche in questo caso non ho corso rischi. confido in una vostra risposta, sperando di essere stato esplicito e scusandomi per essermi dilungato nelle mie spiegazioni. vi prego di prendermi in considerazione sperando che anche voi mi rispondiate come i vostri colleghi e che mi spiegaste anche le ragioni della vostra risposta. distinti saluti e buon lavoro
Risposta di :
Buonsera Cassino, abbiamo letto il suo lungo quesito e possiamo dirle che, in linea teorica il contatto tra le sue ferite e le ferite del suo collega, anche se accidentali, sono un veicolo per la trasmissione di HIV, in quanto il contatto non si può definire indiretto. Non possiamo far altro che consigliarle di effettuare un test a 30 giorni dall'evento a rischio e un altro a 90 giorni di conferma, e nel frattempo evitare i rapporti non protetti con sua moglie, siano essi orali, vaginali o anali. Allo stesso modo sarebbe opportuno che anche sua moglie si sottoponesse al test a 30 e a 90 giorni dall'ultimo rapporto non protetto. Cordiali saluti C.Lazzaretti, Dott.sa C.Vallini