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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di anto del 06/01/2010

Scheda quesito

Nickame:
anto
Data:
06/01/2010
Quesito:
Buongiorno, volevo innanzitutto ringraziarvi nuovamente per l'ottimo servizio che prestate, il migliore on-line. Vi espongo quanto mi è accaduto: sono stato con una trans, le ho infilato correttamente il preservativo, le ho eseguito una fellatio e poi lei mi ha penetrato nell'ano. Finito il rapporto ho controllato il preservativo gonfiandolo con dell'acqua ed era integro: fino a qui tutto bene. Quando sono tornato a casa ho realizzato che il trans prima di penetrarmi mi ha spalmato con le dita una crema nell'ano. Faccio presente che ho una piccola emorroide nell'ano, proprio vicino all'estremità esterna e che in alcuni giorni sanguina. Sono cosi'andato in forte paranoia pensando che il trans potesse aver avuto qualche taglio nelle dita. Sono cosi' tornato dal trans dopo esattamente 4 giorni e le ho controllato le 10 dita notando che apparentemente non vi erano lesioni di alcun tipo e mi sono un pò tranquillizzato. La mia domanda infine è se ho rischiato di ricevere infezioni di hiv o di epatite c, e se devo eseguire i test diagnostici (hiv e epatice c)a tre e a sei mesi. (la crema che la trans ha utilizzato è il luan). Ai fini della vostra risposta voglio precisare che la trans prima di prendere il preservativo che le ho calzato, ha preso una carta adsorbente scottex e ha posto il preservativo sulla stessa per togliere un po' di unto. Io penso che se la trans avesse avuto ferite sanguinanti avrei notato tracce dello stesso sulla carta assorbente. Vi ringrazio ancora per la vostra professionalità e la vostra umanità nel relazionarsi con noi tutti. Vi siamo grati e mi sento di parlare a nome di tutti coloro che vi scrivono.
Risposta di risponditore non trovato:
Buongiorno Anto, può stare tranquillo, la situazione che descrive non è a rischio, e non è necessario che esegua test diagnostici in riferimento a questo episodio. Cordiali saluti C. Rosi, dr. G. Guaraldi