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Quesito di Ansioso80 del 27/12/2009
Scheda quesito
- Nickame:
- Ansioso80
- Data:
- 27/12/2009
- Quesito:
- Gentili Dottori, vi scrivo perchè afflitto da profonde paure. Intorno alla terza settimana di giugno ho avuto la "brillante idea" di andare per la prima volta (ed ultima!) con una prostituta di colore. Inizialmente la donna mi ha praticato del sesso orale per farmi avere l'erezione, abbiamo tentato una penetrazione vaginale ma mi è andato giù, ha ripraticato del sesso orale, abbiamo ritentato ma istantaneamente ho perso l'erezione. Lei ha riprovato, ho avuto l'erezione ed ho riprovato la penetrazione ma niente: dopo un secondo nuovamente giù. Alla fine ho rinunciato! Dato che da inizio luglio ho avuto nausea, diarrea, sudorazione notturna, insonnia, linfonodi ingrossati, pressione alta e battito accelerato ho fatto 4 test per HIV: inizio agosto, fine agosto, settembre e l'ultimo il 2 novembre. SEMPRE NEGATIVI. I miei dubbi sono: è stato un episodio a rischio dato che le ho toccato la vagina con le dita? e che poi sempre con le dita ho sfilato il profilattico? Nel caso mi fossi toccato gli occhi (non ricordo) aumenta il pericolo? Vi prego di aiutarmi. Sono in uno stadio ansioso molto forte e continuo a guardarmi allo specchio per vedere eventuali primi segnali di infezione. Anticipatamente vi ringrazio.
- Risposta di :
- Gentile ansioso80, la situazione che descrive l'ha esposta ad un minimo rischio nel caso in cui il rapporto orale non sia stato protetto da preservativo. Dato che l'episodio è avvenuto intorno alla terza settimana di giugno il test che ha effettuato ad inizio novembre era abbondantemente successivo ai 90 giorni, quindi il risultato che ha ottenuto è definitivo. Lei non è sieropositivo. Può quindi stare tranquillo e non effettuare altri test. I sintomi descritti sono probabilmente legati al suo stato d'ansia. Nel caso la preoccupazione non dovesse andarsene la cosa migliore è fare riferimento ad un consultorio, dove potrà parlare dei dubbi e delle sue paure con uno specialista. Distinti saluti, M.Garofalo, dr.ssa Vallini
