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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di pensieroso del 02/11/2009

Scheda quesito

Nickame:
pensieroso
Data:
02/11/2009
Quesito:
Scusatemi gentili Dottori, vi ho inviato un quesito al quale non ho ricevuto ancora risposta, il quesito e' stato inviato in data 20/10/09. Grazie per la vostra disponibilita' vi riallego il quesito. Salve vi scrivo per chiedervi un parere circa la mia esperienza. Il 12 agosto mi sono recato da una escort la quale mi ha praticato un rapporto orale senza preservativo e mi ha baciato con la lingua cercando su internet ho scoperto a cosa andavo incontro e allora spaventato ho svolto tutti gli accertamenti ed esami necessari, nel seguente ordine di tempo. Il 3 Settembre ( 23 giorni dopo il rapporto a rischio), ho effettuato un esame del sangue completo, elettroforesi di sieroproteine, VES e esame urine completo, tutto ok, poi ho effettuato anche HIV 1 e 2 (ac. HIV) - Ricerca dell’antigene P24 dell’ HIV 1 e degli Ab anti HIV 1 e HIV 2 con tecnica Elfa con esito (NEGATIVO), Studio degli anticorpi HCV con esito (NEGATIVO), HBS Ag con esito (NEGATIVO). Una carissima amica infettivologa mi ha detto che se non volevo aspettare i classici 3 / 4 mesi, per HIV potevo fare un altro tipo di esame, ed io l’ho eseguito percio’ il 10 Settembre ( 30 giorni dopo il rapporto a rischio ), ho effettuato un HIV PCR QUALITATIVA - per la ricerca del genoma virale con esito (NEGATIVO, limite inferiore di sensibilita’ della metodica: 50 copie virali/ml), VDRL (NEGATIVO), CLAMYDIA TRACOMATIS IgG 7.2 IgA 6.4 IgM 8.3 (NEGATIVO perche’ tutti i valori sono inferiori a 9 e non maggiori di 11 che se superato sarebbe stato positivo) . Il 7 Ottobre ( 57 giorni dopo il rapporto a rischio ) mi sono recato da un Venerologo, il quale mi ha visitato e mi ha detto di stare sereno perche’ se avessi avuto qualcosa, a distanza di due mesi, si sarebbe visto e lei avrebbe notato in me i sintomi riconducibili alle MST. Mi ha detto inoltre che per l’ HIV la trasmissione attraverso I rapporti orali e’ molto rara, lo stesso per la Clamydia e che per le altre malattie quali gonorrea, etc. mi sarebbero gia’ venute e dai sintomi molto visibili me ne sarei accorto anche io. Successivamente leggendo on line sono venuto a conoscenza del fatto che la VDRL da sola e’ un indice poco specifico per la Sifilide, allora precisamente il 14 Ottobre ( 64 giorni dopo il rapporto a rischio) mi sono recato in un laboratorio analisi e ho sostenuto i seguenti esami: TPHA (NEGATIVO), HBsAg (NEGATIVO), Ab- Anti HCV (ASSENTI), SIFILIDE IgM (ASSENTI). Ho eseguito anche un Urinocoltura e mi ha trovato positivo al batterio COLI per il quale ho contattato subito un caro amico Urologo che mi ha prescritto una cura con CIPROXIN. Allora le mie domande sono le seguenti: 1) L’ Infettivologa da me contattata mi ha detto che un esito negativo dell’ HIV PCR QUALITATIVA (RICERCA DEL GENOMA VIRALE ) a 30 giorni di distanza dal rapporto a rischio e’ DEFINITIVO. E’ vero ??? 2) Leggendo sul vostro sito, ho letto che il test per la Sifilide e altre MST e’ DEFINITIVO a 30 giorni dal rapporto a rischio percio’ gli esami VDRL e CLAMYDIA TRACOMATIS IgG IgA IgM, entrambi NEGATIVI, da me effettuati a 30 giorni dal rapporto a rischio, e il TPHA e SIFILIDE IgM effettuati a 64 giorni dopo il rapporto a rischio, anch’essi entrambi NEGATIVI, possono essere considerati DEFINITIVI ???? 3) Gli esami per EPATITE B e EPATITE C da me effettuati a 23 e 64 giorni dopo il rapporto a rischio entrambi con esito NEGATIVO possono essere considerati DEFINITIVI ??? 4) Quest’ultima e’ una curiosita’, nel laboratorio dove mi hanno fatto il TPHA, SIFILIDE IgM e Markers per EPATITE B e C, la ragazza che mi ha fatto il prelievo ha usato un ago a farfalla con un tubicino attaccato e all’ estremita’ una siringa per contenere il sangue, dopo aver prelevato il sangue ha staccato la farfalla e il tubicino, riponendoli in un apposito contenitore giallo, poi ha preso una provetta l’ha aperta e ha travasato dalla siringa senza l'ago, il sangue prelevatomi per poi richiuderla e riporla per mandarla in analisi, ora la mia domanda e’ questa, ma nel travasare il sangue dalla siringa alla provetta aperta, che poi e’ stata richiusa, il sangue puo’ essere contaminato dall’ aria e quindi rendere dubbi gli esiti delle analisi da me svolte ??? Loro mi hanno detto di no, che comunque ci vuole ben altro per contaminare il sangue, ad esempio altro sangue diverso da quello nella provetta o addirittura urine mischiate al campione di sangue. E’ vero ??? 5) A seguito di tutti gli esami da me svolti, posso buttarmi alle spalle lo spiacevole accaduto e ricominciare a vivere serenamente ??? A seguito di tutte queste domande, vi ringrazio per il servizio che offrite e attendendo una vostra risposta al mio quesito, vi invio Cordiali Saluti.
Risposta di :
Buongiorno Pensieroso, lei ci ha inviato un quesito il 31.08.2009 e uno il 19.10.2009. Come avrà letto nella pagina iniziale del nostro servizio i tempi medi di risposta sono di 15 giorni. Per questioni urgenti è possibile fare riferimento al Telefono Verde, di cui trova il numero nella nostra home page. Cordiali saluti, dr.ssa Vallini