Scheda quesito
- Nickame:
- Papà
- Data:
- 21/09/2009
- Quesito:
- Buongiorno,
oggi mia figlia ha fatto degli esami del sangue per un sospetto di intolleranza al glutine. La bimba ha poco più di un anno e gli esami sono stati richiesti dalla pediatra (forse con eccesso di zelo) con nostro disappunto. La bimba è infatti molto piccola e reputo che le giustificazioni per queste analisi fossero troppo poche (un semplice rallentamento della crescita in termini di peso, peraltro nemmeno al di fuori della curva di crescita standard).
Tra l’altro un esame del sangue su un bambino così piccolo è molto impattante psicologicamente. Esistono test rapdidi in farmacia sulla celiachia che possono dare una prima approssimativa indicazione con una semplice punturina del ditino… Nel caso di positività poi si sarebbe approfondito.
Al di là di questo… Quattro infermieri hanno messo le mani su mia figlia. Fortunatamente mia figlia era la prima della giornata avendo la priorità. Il personale non indossava guanti sterili né si era lavato le mani. Queste due prime persone hanno toccato ripetutamente ed energicamente il braccino per trovare la vena. Dopo alcuni minuti non la trovavano e ci hanno mandato in pediatria mentre il nostro nervosismo aumentava.
In pediatria stessa scena: niente guanti sterili e toccamento ripetuto della zona di inoculo. Totale quattro persone che hanno toccato la zona di inoculo… Al termine la puntura tra le strilla della povera bimbina… Il sangue che non usciva… Potete immaginare che bella scena…
Sul braccio di una delle due ultime infermiere era presente una piccola escoriazione con sangue rappreso (probabilmente un brufoletto o un crostino rimossso), quindi significa che con qualche dito ha grattato (e si sarà lavata le mani?). Non mi pare che questa infermiera abbia appoggiato il dito sul braccio di mia figlia (l’ha fatto sull’altro). Il braccio “punto” è stato quello toccato dall’altra infermiera. Ipotizziamo però che sia stata l’infermiera con la lesione a fare il prelievo.
Ora il mio senso di colpa per non essere intervenuto è molto grande, avrei dovuto insistere sull’utilizzo dei guanti. Però, conoscendomi ansioso e particolarmente attento a queste cose e venendo spesso rimproverato per la mia troppa attenzione, ho pensato che forse sapevano quello che facevano o che i rischi fossero bassi. Dopo però, riflettendo, ho pensato di aver sbagliato.
Vi chiedo: è ipotizzabile la trasmissione di malattie come l’Epatite C, B o HIV con questa via? L’inserimento della siringa è avvenuto dove diverse dita avevano toccato la cute… Richiederà controlli futuri questo episodio? Mia figlia è in pericolo?
E poi vi chiedo: è davvero paranoia la mia? A me non pare logico che infermieri impegnati in centinaia di prelievi al giorno non indossino guanti e tocchino così la zona dell’iniezione. Questo perché, senza mettere in dubbio la bravura, è possibile, anzi, quasi certo, sporcarsi con sangue.
Non capisco questa disattenzione nel non mettere i guanti, esponendo così le persone ad inutili rischi, alti o bassi che siano.
Perché persone addestrate si comportano così?
Lo trovo poco professionale e superficiale e assolutamente non adatto nel 2009.
Rispondetemi, sono molto preoccupato…
Grazie
Papà
- Risposta di risponditore non trovato:
- Buongiorno Papà,
ho letto la sua lunga lettera e ho colto la forte preoccupazione che le ha suscitato questo episodio.
Negli ospedali, negli ambulatori, opera personale qualificato che è tenuto a seguire le norme igeniche al fine di garantire la salute propria ed altrui. Quindi, quando lei scrive che 'forse sapevano quello che facevano', io toglierei il 'forse' e sottolineerei che il personale che opera all'interno degli ospedali e degli ambulatori è personale competente, formato e che senza dubbio 'sa quello che fa'.
Posso intuire le preoccupazioni di un padre che vede messa alla prova la propria bambina, ma le rimando che tutta questa preoccupazione è, come lei stesso scrive 'paranoia' sua.
Sua figlia non ha corso nessun rischio di essere contagiata da HIV, epatiti o altre malattie a trasmissione sessuale o parenterale.
Visti i dubbi che ha esposto nei precedenti quesiti, le consiglio di leggere attentamente quali siano le reali modalità di trasmissione di HIV e delle altre patologie tra le pagine informative del nostro sito.
Cordiali saluti,
dr.ssa Vallini