Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Aldo del 23/03/2002

Scheda quesito

Nickame:
Aldo
Data:
23/03/2002
Quesito:
Vorrei porre alla vostra attenzione un fatto che mi è capitato ieri: sono una persona che ha saputo di recente essere hiv positiva; passato il periodo di sbandamento, ho deciso di informare del mio stato il medico di base e il mio dentista dove ero in cura. Il dentista per due sedute mi ha accolto e avevamo concordato che la mia visita sarebe stata effettuata alla fine della giornata come ultimo paziente; ebbene, ieri l'altro il mio dentista mi ha telefonato dicendomi che avendo saputo di essere in attesa, non se la sentiva di continuare a curarmi per paura di essere contagiata. Ella mi ha invitato di rivolgermi all'ospedale. Io mi sono rivolto all'ospedale ma il primario di odontoiatria mi ha chiesto di chiedere al mio dentista che mi mettesse per iscritto la cura che stavo facendo e i motivi per i quali lei si rifiutava di continuare a curarmi. La mia dentista (ex oramai) si è rifiutata di mettere per iscritto quello che le avevo chiesto. Mi sono sentito male. Mi sento discriminato. So che non ero tenuto a informare il mio dentista del mio stato sanitario. L'ho fatto per mia coscienza ed etica. Può un medico rifiutarsi di curare un paziente aducendo le motivazioni verbali che ha usato la mia dentista? Grazie, attendo vostra risposta e consiglio. Cordiali saluti
Risposta di risponditore non trovato:
Caro Aldo, innanzitutto complimenti per come stati affrontando una situazione tanto difficile come la sieropositività: dalla tua lettera traspare il coraggio con cui sostieni il tuo diritto a non sentirti discriminato e il rispetto che hai nei confronti degli altri, informandoli del tua sieropositività. Per quanto riguarda il caso che esponi, pur non essendo un medico legale cercherà di fare un po' di chairezza. Inannzitutto il quesito: "Può un medico rifiutarsi di curare un paziente HIV positivo?". Se ci si trova in uno stato di necessità la risposta è sicuramente no, tuttavia se la cura odontoiatrica non è urgente e il contratto tra te e la tua dentista è di tipo privato (quindi al di fuori di una struttura pubblica) il dentista non è obbligato a curarti. Entra però in gioco il problema della sicurezza altrui, in questo caso quella del feto. I lavoratori a rischio biologico (ad esempio i medici di malattie infettive, sono tenuti ad interrompere l'attività assistenziale dal primo giorno in cui sanno di essere in stato interessante) in quanto la legge esprime un criterio di precauzione per il prodotto di concepimento. Il problema più antipatico mi sembra il puntiglio del medico ospedaliero nel confronto della tua dentista. Tutto questo purtroppo rientra nel cattivo rispetto delle questioni deontologiche tra medici. Personalmente ti rinnovo la stima per avere trattato i colleghi nel massimo del rispetto. Cordiali saluti [i]Dr. Giovanni Guaraldi[/i]