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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Petriglieri del 25/08/2009

Scheda quesito

Nickame:
Petriglieri
Data:
25/08/2009
Quesito:
Egregio dottore, circa un mese e mezzo fa, il mio ortopedico, durante una visita alla spalla, si è accorto casualmente che avevo un linfonodo dell'ascella ingrossato. A me non faceva male e quindi non me ne sarei mai accorto da solo. Pur escludendo al tatto che fosse patologico, mi consigliava per mero scrupolo una ecografia completa dei linfonodi, che ho eseguito un mese fa. Questo il referto: "All'esplorazione delle stazioni linfoghiandolari superficiali laterocervicali, sovraclaveari, ascellari ed inguinali si apprezza a sede ascellare dx presenza di linfoghiandola con struttura conservata di mm 15 a margini netti di tipo reattivo, analoga formazione si reperta a sede controlaterale di mm 13 di diametro massimo". L'ecografista mi tranquillizzava e mi consigliava "dosaggio IGG ed IGM per toxoplasmosi, mononucleosi, citomegalovirus". Mi consigliava poi il dosaggio GOT, GPT ed emocromo, che avevo eseguito da qualche giorno ed i cui valori erano perfettamente nella norma, con la sola eccezione delle GPT/ALT che erano a 62 (valori di riferimento 10-41). Vengo al mio quesito. L'ultimo test HIV l'ho fatto 9 mesi fa e dopo 90 giorni dall'ultimo rapporto. Dopo ho avuto rapporti sessuali solo con due partner fissi e, a mio avviso, non a rischio. I rapporti li ho avuti negli ultimi 4 mesi. Ho letto che l'ingrossamento dei linfonodi può essere un sintomo dell'Hiv: non so se con le stesse caratteristiche con cui si è manifestato a me o meno. La mia domanda è: è consigliato il test per l'HIV, in assenza di altra sintomatologia o posso limitarmi a quelli consigliatomi dal mio medico? Grazie.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Petriglieri, l'ingrossamento dei linfonodi che descrive non è pienamente compatibile con una infezione da HIV: infatti, nell'infezione acuta da HIV si ha un interessamento generale dei linfonodi e non solamente nella cavità ascellare. Le ricordiamo che i rapporti non protetti con partner di cui non si conosce lo stato sierologico sono da considerare a rischio ed è indicato eseguire il test HIV a 90 giorni dall'ultimo rapporto a rischio. Distinti saluti dr. S. Zona, dr. G. Guaraldi