Scheda quesito
- Nickame:
- guerriero
- Data:
- 22/07/2009
- Quesito:
- Dopo un rapporto non interamente protetto con una signora il 26 gennaio, vivo l'incubo HIV.
eseguiti 2 test aticorpo + antigene a 40 e 86 giorni allo Spallanzani di Roma, con esito negativo.
la dottoressa dopo l'ultimo test mi aveva tranquilizato dicendomi che passate le 12 settimane il risultato e definitivo.
Il mio problema che persiste sono i sintomi strani che avverto.
fino ai primi 2 mesi, tutto andato bene
ai primi di aprile avverto un raffredore senza febbre ma che risulta in una perdita di voce per 24 ore, dopo alcuni giorni appare il famoso linfonodo laterocervicale che fino ad oggi rimane delle volte meno gonfio altre piu gonfio ma e sempre li.
poi arriva il senso di gonfiore ai latti, che durante la notte mi empediva di dormire sul fianco, dura un mese e poi diminuisce senza sparire ( il medico di famiglia mi dice che forse e il colon irritato causa stress).
il 28 maggio una forte tonsillite con febbre a 39 per 24 ore, il linfonodo si gonfia di piu e appariscono le placche, poi con antibiotici (amoxillina 1g) si risolve tutto, in un paio di giorni la cura antibiotica dura 8 giorni e il linfonodo torna solo ad essere palpabile come prima ma sempre un po gonfio.
dopo questo episodio mi appare la lingua bianca che dura fino ad oggi, specialmente in fondo con aspetto simile ricotta, che non riesco a pulire interamente.
la mia domanda sarebbe, e possibile che il mio test e un falso negativo e che al ospedale la dottoressa aveva sbagliato??
dovrei fare un altro test?
il test a 86 giorni mi e stato consigliato telefonicamente dal numero verde Lila e dalla dottoressa allo spallanzani considerato da tutti due come definitivo, e cosi?
se il linfonodo apparso il 7 aprile era un sintomo di hiv, il mio test del 21 aprile non doveva essere positivo o almeno dubbio?
vi prego di aiutarmi in questa fase che sembra un incubo che non ha fine.
Grazie
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Guerriero,
i sintomi e i segni che lei descrive sono associabili alle normali infezioni delle vie respiratorie e la persistenza del linfonodo gonfio può essere magari data dalla presenza di carie dentarie.
L'esisto del test eseguito a 3 mesi dal contatto a rischio è definitivo, può quindi stare tranquillo.
Cordiali saluti
M. Garofalo, dr. G. Guaraldi