Scheda quesito
- Nickame:
- Dejan
- Data:
- 23/06/2009
- Quesito:
- 23/06/09
Buongiorno a tutto lo staff di Helpaids ho gia usufruito in passato un paio di volte del vs servizio ricevendo da voi sempre delle risposte competenti e precise e per questo vi ringrazio molto. Torno a scrivervi in questa occasione perchè ho bisogno di un vs parere su una situazione che mi è accaduta circa 2 settimane fa.
Sono andato in un night club e ho fatto un privè con una ragazza che lavorava nel locale.
Le ho strizzato ripetutamente i seni dopo di che le ho leccato e succhiato il capezzolo e ho sentito in bocca uno strano sapore che pero' non sono riuscito a capire se fosse sangue o latte materno o semplicemente era un sapore che mi era rimasto in bocca dato che avevo bevuto parecchio quella sera.
Dopo una settimana sono tornato nel locale e ho fatto ancora un privè con la stessa ragazza, e anche qui le ho strizzato i seni parecchie volte.
Durante la strzzatura dei seni anche in questa occasione non mi sono mai accorto che perdeva delle secrezioni, ora in base a quello che vi ho descritto volevo sapere se c' è rischio di qualche malattia a trasmissione sessuale. Ribadisco che durante la strzzatura non ho mai visto delle perdite di secrezioni ma ho avuto una parvenza solo quando ho succhiato il capezzolo, premetto poi che io in bocca ho diversi granulomi che a volte capita che mi procurino un sanguinamento alle gengive, la ragazza non mi sembrava in cinta. Sapendo inoltre che c' è bisogno di molto sangue e latte materno per far si che ci sia un' infezione di queste malattie attraverso la mucosa orale mi viene da pensare che non sia un episodio a rischio anche perchè avrebbe dovuto perdere secrezioni in abbondanza dal seno soppratutto durante la strizzatura che sicuramente fa piu' pressione di una succhiata per quanto forte e duratura possa essere.
Ecco volevo una vostra gentile opinione, certo di una vs gentile risposta porgo distinti saluti a tutto lo staff.
- Risposta di :
- Buongiorno Dejan,
hiv non si trasmette nella modalità da lei descritta.
Saluti, dr.ssa Vallini