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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di max del 11/06/2009

Scheda quesito

Nickame:
max
Data:
11/06/2009
Quesito:
Gentil Dottore, La contatto con mio estremo imbarazzo e dulusione mia personale per quello che sono stato in grado di fare.Per farsi che lei mi possa dare un indicazione le devo indicare con mio estremo imbarazzo la procedura dettagliata del rapporto che aimè ho avuto con una porstituta .Premetto che non c'è stato Ne un rapporto di penetrazione ne un bacio in bocca, ma c'è stato un rapporto orale solo da parte sua protetto e controllato alla fine da me costatando che il profilattico non si è bucato quindi da questo punto di vista sono abbastanza sicuro.Il mio dubbio è che gli o toccato con le dita la vagina e ho sentito un po' del suo liquido quindi prontamente le ho levate, e poi gli ho leccato un capezzolo.I miei dubbi sono non è che dal capezzolo può essere uscito del liquido oraganico contaminato? o entrando a contatto con il liquido vaginale con le dita anche se per poco aver preso il virus? E' passato un mese da questa esperienza e sintomi influenzali non ne ho avuti ne mal di gola ne altro . l'unica cosa premettento che sono leggermente asmatico da due settimane forse per l'ansia mi manca un pò il respiro,e sento un po il raspino tipico dell'asma. Nel ringraziarla infinitivamente del suo consulto attento la sua risposta, secondo lei da questi fatti può esserci il rischio di aver contratto l'hiv.Grazie
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Max, dai fatti da Lei riportati non c'è nessun rischio di trasmissione di HIV. Non esiste alcuna possibilità di trasmissione del virus attraverso la stimolazione del capezzolo né attraverso il contatto tra le dita e il liquido vaginale. Ci riferisce, inoltre, di aver avuto un rapporto orale protetto da preservativo integro: le confermiamo che in questo modo non c'è stato rischio di trasmissione di HIV. Può quindi stare definitivamente tranquillo. Cordiali saluti, F.Venturelli, dr. S. Zona, dr. G. Guaraldi