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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di frilla del 11/06/2009

Scheda quesito

Nickame:
frilla
Data:
11/06/2009
Quesito:
gentili dottori, vi scrivo perchè non so più se sono vittima di un timore paranoico della malattia o se i miei dubbi sono fondati. lavoro in un ufficio a contatto con il pubblico, in certi casi sieropositivo. l'altro giorno è stato appunto frequentato da due persone sieropositive. io sono entrata nel panico più totale anche se tra noi non c'è stato alcun contatto fisico. avevo una bruciatura con pelle lesa su un dito, protetta da un cerotto e c'erano metri di distanza tra noi..non sono riuscita a toccare il loro telefonino e dopo neppure ad usare la stessa sedia usata da loro..ero nel panico all'idea di farlo e l'ho evitato in tutti i modi. in questi momenti di "terrore" non riesco a non pensare a quante mani ho stretto senza sapere lo stato di salute delle persone..poi razionalmente penso che allora dovremmo vivere trincerati in casa non prendere i mezzi, insomma non vivere..e che ci sono malattie cn modalità di contagio più semplici e involontarie e di cui però non abbiamo lo stesso terrore.purtoppo la razionalità se ne va al diavolo quando vengo colta dal panico.. vi prego aiutataemi..i miei dubbi sono giustificati?? o sono paranoica??
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Frilla, scrive di essere vittima di un timore paranoico per hiv e questo timore la accompagna durante le sue giornate. Penso che i suoi dubbi, ma soprattutto la paura che ne deriva, siano molto forti e ingiustificati. La cosa migliore penso sia quella di rivolgersi ad uno psicoterapeuta così da affrontare in uno spazio adeguato i timori che la disturbano. Cordiali saluti, dr.ssa Vallini