Scheda quesito
- Nickame:
- priscilla
- Data:
- 28/10/2008
- Quesito:
- Buon giorno, sono una ragazza che ha avuto la "sfortuna" di innamorarsi di un fantastico uomo che in passato ha contratto sia l'epatite C che l'HIV. E' da 1 anno che ci frequentiamo con tutte le precauzioni del caso. Io sto facendo le analisi ogni 3 mesi e per ora va tutto bene. Avrei mille domande da porvi...e vi disturberò ancora in futuro. Innanzi tutto vorrei sapere quanto rischio. Lui ha curato l'epatite C con interferone e dalle analisi emerge che il virus è completamente sparito e quindi oltre a non essere più contagioso, è guarito del tutto. Io sapevo che comunque nel fegato il virus continua ad esistere e quindi c'è sempre la possibilità di contagio. Invece da dott.ssa che ce l'ha in cura dice che è raro, ma può succedere che si guerisca completamente e che il virus non esista proprio più. Me lo confermate? Per quanto riguarda l'HIV si cura con il trizivir da 7 anni e la sua viremia è sotto i 50. La dott.ssa dice che è pari a 0. Il virus in questo caso esiste, ma la sua carica è talmente bassa che in pratica è quasi nulla. Vista la sua situazione e considerando che abbiamo sempre rapporti protetti, io quanto sono a rischio? Che precauzioni devo usare secondo voi? A volte penso di essere pazza...ma non riesco a fare a meno di lui, nonostante tutto!!!
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Priscilla,
scrive di essersi innamorata di un uomo sieropositivo e con epatite C e di frequentarlo da circa un anno con tutte le precauzioni del caso.
Confermiamo ciò che vi ha riferito la collega: la situazione clinica attuale rende molto basso il rischio di trasmissione e HIV. Per ciò che riguarda HCV, confermiamo che il suo attuale compagno è guarito da questa infezione e non deve più preoccuparsi.
Per continuare a vivere serenamente la vostra storia, Le consigliamo comunque di adottare le precauzioni che sta già mettendo in atto (uso del preservativo nei rapporti orali, vaginali e anali) e di ripetere ogni sei mesi il test HIV per monitorare la Sua situazione sierologica.
Cordiali saluti,
E.Spaggiari, dr.G.Guaraldi.