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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di gioia del 28/10/2008

Scheda quesito

Nickame:
gioia
Data:
28/10/2008
Quesito:
Gentile Staff Help aids sono una ragazza di 27 anni e premetto che scrivo questo quesito con il cuore che và a mille, ho paura tanta paura. Nel 2003 anno clou della mia dipendenza dal cobret ho avuto rapporti a rischio, l'ultimo nel gennaio 2004, ho fatto il test il 26 ottobre 2004 nel sert dove ero in cura ed è risultato negativo, volevo rifarlo perchè invece di sesso femminile c'era scritto sesso maschile ma non ho avuto più il coraggio, ho vissuto fino ad ora con la paura che forse si sono sbagliati, intanto la mia vita è cambiata ho smesso di tirare il cobret, frequento l'università ho un ragazzo che amo, questa piccola paura non era tanto forte, ma tre giorni fà ho notato delle macchie sul torace, sulla pancia, sotto il seno e sulle braccia, sono rosse piccole e screpolate, leggo i siti con la descrizione della malattia e dei sintomi e stò ancora peggio, voglio fare il test ma proprio non ce la faccio e la mia paura più grande è per il mio ragazzo non vorrei aver rovinato anche la sua vita. Vi prego aiutatemi, stò troppo male, non ce la faccio più questo pensiero mi distrugge. Mi scusa se l'ho tirata per le lunga, nell'attesa di una Vostra gradita e attesa, tanto attesa, risposta vi saluto. Gioia
Risposta di risponditore non trovato:
Buongiorno Gioia, certo vivere con questo sottile timore deve essere pesante. Così come difficile le risulta pensare di rifare il test per mettersi alle spalle questa situazione, anche se in questo modo potrebbe eliminare ogni dubbio e riprendersi la serenità che merita. Nel caso in cui il pensiero di effettuare nuovamente il test sia insopportabile, potrebbe rivolgersi al SerT per chiarire con l'operatore questo dubbio. Per quanto riguarda i sintomi che descrive possono essere ricondotti a diversi motivi, quindi la cosa migliore è fare riferimento al proprio medico. Saluti, dr.ssa Vallini