Scheda quesito
- Nickame:
- aladino
- Data:
- 25/10/2008
- Quesito:
- In primo luogo buongiorno e grazie per l'aiuto che vorrete darmi. Ho già preso la decisione di effettuare al più presto un test ma nell'attesa di ottenere i risultati vorrei avere qualche informazione. Qualche giorno fa ho avvertito un fastidio al naso, una sorta di ingrossamento della parete del naso (lato sinistro). Del tutto casualmente sono venuto a sapere che questo disturbo potrebbe essere ino dei sintomi dell'hiv.
Successivamente ho avvertito un dolore nella zona ascellare (sempre lato sinistro) e mi sembra di avvertire una sensazione simile alla presenza di una qiantità limitatissima di catarro alla gola. Inoltre ho diarrea, ma questo è un problema che ho spesso xchè soffro di colite. Ho controllato spesso la temperatura in questi giorni e non ho febbre nè la sensazione di stanchezza che dovrebbe caratterizzare la malattia. Anzi ho svolto regolarmente attività sportive molto intense ( palestra e soprattutto spinning) senza alcun problema. Ho un fastidio poi alla coscia destra, ma potrebbe essere legato all'attività sportiva, ma non quel "dolore muscolare diffuso" di cui ho letto come sintomo. Quello che vorrei capire, nell'attesa dei risultati del test, è se la presenza di questi sintomi è indicativa di qualcosa o meno. In particolar modo il fatto di non avere ne febbre ne stanchezza non dovrebbe tranquilizzarmi? Specifico che il dubbio nasce dal fatto che ho avuto una relazione con una persona di cui non posso essere sicuro al 100%. L'ultimo arapporto l'abbiamo avuto corca un mese fa. Grzaie per la risposta
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Aladino,
scrive di aver avuto una relazione con una persona di cui non conosce lo stato sierologico. Scrive anche di voler effettuare il test HIV, scelta responsabile e lodevole.
I sintomi che descrive sono sintomi aspecifici e pertanto non direttamente correlabili ad una infezione da HIV; per sincerare il Suo stato sierologico è indicata l'esecuzione del test HIV a 90 giorni dall'ultimo rapporto a rischio.
Cordiali saluti,
E.Spaggiari, dr.G.Guaraldi