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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Alessandro del 18/02/2002

Scheda quesito

Nickame:
Alessandro
Data:
18/02/2002
Quesito:
Salve, anzitutto grazie per il servizio che offrite (è davvero utile e ben definito). Sono Alessandro, un ragazzo di 28 anni e da un pò di tempo ho un dubbio che non mi fà stare affatto tranquillo: circa sei mesi fà ho avuto un rapporto sessuale con una ragazza che non è ne tossicodipendente ne tantomeno prostituta, ma della quale io potrei sospettare una sieropositività; il rapporto è stato di tipo orale passivo (cioè, la ragazza mi ha solo leccato il glande ed il pene per due minuti circa, senza inserirsi il mio pene nella propria cavità orale). Preso dall'angoscia di aver potuto contrarre qualche mst (aids in primo luogo), dopo 2 MESI dal rapporto sono andato in ospedale dove ho eseguito il test per hiv che è risultato negativo. Ora la mia paura è che quel test è stato eseguito troppo presto e quindi non attendibile! Secondo Voi, debbo ripetere il test? Il rapporto descritto (la ragazza mi ha solo leccato il pene ed il mio organo genitale non presentava ferite o tracce di sangue a fine amplesso) è da considerarsi a rischio hiv? Vi prego rispondetemi presto! Mi scuso se nel messaggio ho usato una terminologia non del tutto appropriata, ma era l'unico modo per poter chiarire come si era svolto il rapporto. RingraziandoVi fin d'ora per la cortese attenzione colgo l'occasione di porre distinti saluti.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Alessandro, non preoccuparti per la terminologia, sei stato molto chiaro: da come descrivi il modo con cui si è svolto il rapporto, in effetti non corri dei grandi rischi. È però vero, che un contatto c'è stato ed è possibile la presenza di microlesioni non visibili, per cui, nello scongiurare tutti i dubbi, l'indicazione del test a tre mesi c'è. N'altra cosa: dici di poter sospettare una sieropositività nella ragazza: dalla tua lettera non si comprende però, in base a quale metro di giudizio. Nel caso in cui si sia certi della sieropositività della persona con cui si è avuto un rapporto sessuale potenzialmente a rischio, l'indicazione al test si eleva a 6 mesi. Quando dico "sicuri della sieropositività" intendo in modo certo e provato e non in base a nostre supposizioni. In conclusione: la possibilità che tu possa esserti infettato durante questo rapporto, è veramente bassa, direi quasi nulla. Rimane comunque il controllo a 3 mesi, perché tale è l'indicazione dopo un rapporto presumibilmente a rischio. Saluti [i]Dr. Claudia Galli[/i]