Scheda quesito
- Nickame:
- paul10
- Data:
- 10/11/2003
- Quesito:
- Ecco a cosa alludevo. Ma mi sa tanto di bufala.Lei dott. Guaraldi cosa ne pensa?. E' plausibile?. Comunque secondo lei è più probabile che in breve tempo si arrivi al vaccino terapeutico più che immunizzante. E è possibile nel giro di 4o5 anni, arrivare a farmaci più potenti e soprattutto meno pesanti dal punto di vista degli effetti collaterali?. Cosa ne pensa del tnx355?. Se riesce a darmi una risposta dettagliata Un saluto e Grazie mille.: Ecco il testo :
News
Il vaccino per il vaiolo può sconfiggere l'Aids
Gianluca Grossi
FAIRFAX -Aids e vaiolo. Due malattie tanto diverse ma mai come ora così vicine. Lo sostiene un gruppo di ricercatori dell'università George Mason negli Stati Uniti. Secondo gli esperti americani l'Aids potrebbe infatti essere combattuto attraverso il vaccino anti-vaiolo.
Per ora si è solo nella fase sperimentale, ma i risultati ottenuti lasciano già presagire futuri risultati positivi: su campioni di sangue infetto prelevati da malati di Aids infatti sono state condotte delle analisi che hanno confermato che il vaccino utilizzato per bloccare il vaiolo è efficace anche per arrestare il decorso della sindrome da immunodeficienza acquisita.
A capo del team di studiosi che sta portando avanti le ricerche c’è una vecchia conoscenza del mondo scientifico internazionale. Si tratta di Ken Alibek, lo scienziato di origine russa che in passato è stato anche alto ufficiale delle forze armate sovietiche: Alibek ha avuto una posizione di primo piano nel programma di ricerca sulla guerra batteriologica del Cremlino ed è stato direttore dell'impianto di produzione a Stepmogorsk.
È stato Alibek a rivelare al mondo lo scandalo dell'isola di Vozrozhdeniye nel cuore del Lago d'Aral - l'isola dei veleni - dove venivano condotti esperimenti con arme chimiche. Dal 1992 lo scienziato collabora con gli Stati Uniti.
Gli esperimenti sull'Aids e il vaiolo sono stati svolti da Alibek in collaborazione con Raymond Weinstein, anch'egli luminare nel campo relativo alla diffusione di malattie virali mortali. I due hanno sottolineato come l'Aids si sia diffuso in Africa con una velocità incredibile, proprio in contemporanea con la soppressione dell'obbligatorietà del vaccino contro il vaiolo. Nel 1979, infatti, quando l'organizzazione mondiale della sanità dichiarò il vaiolo una malattia da considerarsi estinta; quella data coincise con l'avvento su scala globale del virus dell'HIV.
Secondo gli esperti è quindi su questo presupposto che ci si deve muovere per risalire a nuove strategie per combattere la cosiddetta "peste del 2000". I due studiosi che hanno introdotto il vaccino anti-vaiolo nel sangue di individui già colpiti dal virus dell'Aids hanno infine potuto constatare che la malattia non progredisce, o che va avanti molto più lentamente del solito.
(Il Giornale, 03/10/2003)
- Risposta di :
- Gentile Paul10
L'articolo che mi sottoponi discute il problema di quale vettore virale utilizzare per nuovi vaccini HIV e si è considerato anche il virus del vaiolo a questo scopo.
E' probabile che vaccini terapeutici abbiano uno sviluppo clinico più rapido dei vaccini preventivi e che verranno utilizzati in combinazioni con i farmaci antiretrovirali permettendo interriuzioni programmate di terapia. E' indubbio che le industrie stiano cercando nuovi farmaci con un minor profilo di tossicità a lungo termine cò non di meno personalmente ritengo che sia necessario identificare nuove strategie terapeutiche che conbinino terapie antivirali e terapie immunologiche per permettere un controllo veramente a lungo termine dell'infezione da HIV.
Cordiali saluti.
Dr. G. Guaraldi