Scheda quesito
- Nickame:
- Horace
- Data:
- 28/09/2008
- Quesito:
- Salve, sono un ragazzo che vive e lavora in Inghilterra. A causa di un periodo particolarmente duro dovuto a problemi sia sentimentali che lavorativi, ho fatto una cosa di cui mi sono già pentito, ossia due rapporti con prostitute dell'europa dell'est (probabilmente rumene). Non mi era mai capitato e probabilmente
mai più mi capiterà.
Entrambi i rapporti sono stati protetti con preservativo fornitomi dala prostituta
dall'inizio alla fine. Il preservativo è stato controllato successivamente ed era perfettamente integro. In questi mesi non ho avvertito sintomi di alcun tipo, apparte un leggero raffredore
ogni tanto dovuto al fatto che ho i turbinati ingrossati da sempre (mi dovrei operare ma ho molta paura delle operazioni) ed ho fatto sconsideratamente abuso di aria condizionata.
Tuttavia niente febbre, dolori o linfonodi ingrossati. Lei ritiene che mi debba fare un test hiv? Anche se non appaiono esserci rischi/segni
di contagio, l'idea di dovermi fare questo test mi mette in grave disagio.
Conosco un ragazzo inglese che è sieropositivo e lui mi disse che qualche settimana dopo aver avuto il rapporto a rischio che lo ha contagiato è stato molto male (gli faceva male dapertutto, vomitava e aveva la febbre alta) e che anche altre persone sieropositive che conosce avevano scoperto di esserlo a causa di alcuni sintomi. Tuttavia leggo che alcune persone nn sviluppano sintomi. Com'è possibile che il sistema immunitario rimanga totalmente "indifferente" in seguito all'ingresso di un virus (e nn mi riferisco solo all'hiv)??
Volevo inoltre chiederle un informazione tecnica, indipendendemente dal fatto che debba fare il test o meno. Come avviene tecnicamente il contagio HIV da donna a uomo mediante rapporti eterosessuali? Da quel che ho capito gli unici fluidi della donna (apparte il sangue ovviamente) che contengono una percentuale di virus tale da permettere il contagio sono le secrezioni vaginali, che in ogni caso sono meno infette dello sperma.
Ho anche letto che, ai fini del contagio, è necessario che il liquido vaginale della donna subentri in qualche modo nel sangue dell'uomo. Come è possibile ciò? Quale parte del pene dovrebbero le secrezioni vaginali "bagnare" in maniera tale da permettere il contagio?
E' necessario il contatto tra mucose o no?
Le percentuali ufficiali sulla base del quale il richio di contagio da donna a uomo in rapporti NON protetti è sotto allo 0,5 % a fronte di un rischio pari anche al 90% nel caso di trasfusione con sangue infetto sono secondo lei realistiche?
Ed infine, lascio per ultima la domanda più stupida e ridicola :). E' possibile che nell'atto di sfilare il preservativo i residui di liquido vaginale eventualmente rimasti sulla parte esterna del preservativo siano venuti a contatto con delle piccole pellicine sbucciate che ho sotto le unghie e che sia avvenuto così il contagio (lo so, se la rileggo fa ridere anche a me questa domanda)
Grazie di cuore e Arrivederci.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Horace,
in questo servizio di conuselling-online rispondiamo solamente a quesiti che riguardano direttamente le esperienze personali degli utenti e non a domande di carattere generale come alcune di quelle da Lei poste; può consultare le pagine informative del nostro sito per maggiori informazioni sul virus HIV e sulle sue modalità di trasmissione.
In merito a quanto scrive, poichè riferisce che i rapporti sono stati protetti da preservativo dall'inizio alla fine, non è possibile la trasmissione del virus HIV; nemmeno il contatto secrezioni vaginali-pellicine sarebbe considerato a rischio di trasmissione del virus HIV. Non è quindi indicata l'esecuzione del test HIV.
Cordiali saluti,
E.Spaggiari, dr.G.Guaraldi.