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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Valeria del 20/10/2003

Scheda quesito

Nickame:
Valeria
Data:
20/10/2003
Quesito:
Vorrei cortesemente informazioni attinenti alla sintomatologia del virus HIV. Ho letto sul Vs. sito che un possibile sintomo è la comparsa di sintomi influenzali: con il termine "sintomi" fate riferimento alla sola comparsa di febbre o anche di altri sintomi tipicamente influenzali (tosse persistente, raffreddore, cefalea, ecc.?); è possibile che i sintomi - nell'ipotesi di contagio da HIV si esauriscano nell'arco di una notte (dalla sera alla mattina?). Nella fattispecie: (1) all'inizio del mese di gennaio 99 a seguito di una giornata molto stressante - emotivamente e fisicamente - ho accusato febbre molto alta e forte cefalea solo per una notte (dalla sera alla mattina successiva): mi è stato detto che l'organismo tavolta reagisce in questo modo a forte stress, senza comunque escludere l'ipotesi di un "colpo di freddo", avendo sudato molto a causa di continui spostamenti; NB. non ho avuto rapporti a rischio nelle 2-3 settimane precedenti al verificarsi dell'episodio indicato) (2) a fine mese ho accusato nuovamente sintomi influenzali (3-4 linee di febbre) accompagnati da tosse persistente (con catarro) e raffreddore: il tutto si esaurito nell'arco di 2-3 gg.); NB. non ricordo se nei giorni immediatamente precedenti o successivi all'episodio riportato (2) a seguito di manipolazione - senza alcun altro contatto - il mio patner ha eiaculato; ho provveduto a ripulire la parte con un fazzoletto di carta e successivamente ho avuto un contatto oro-genitale (se ricordo bene "asciutto"): potrei aver corso rischi nell'ipotesi del suddetto contatto (si consideri anche la possibilità di un contatto più profondo) Un ulteriore dubbio riguarda l'ingrossamento dei linfonodi: nel mese di settembre-ottobre 99 una sera ho notato un gonfiore (non dolente) esclusivamente alla parte destra del collo: il sintomo si è esaurito nell'arco di una notte (dalla sera alla mattina): può essere imputabile - come mi è stato detto - ad un'infiammazione della parte dovuta a colpi d'aria, dente del giudizio infiammato, ecc.) NB: è da escludere nelle settimane precedenti qualsiasi rapporto a rischio Al riguardo mi è stato detto che l'HIV determina un ingrossamento concomitante delle tre stazioni inguine-ascella-collo in maniera vistosa (della grossezza di una pallina da ping-pong), molto dolorante e per un periodo minimo di 30-45 gg. che comporta generalmente controlli approfonditi per escludere - talvolta con biopsia - altre cause: è vero? In ultimo, esami del sangue: premesso che dal mese di marzo 1999 ad oggi escludo categoricamente di aver avuto rapporti a rischio, nello scorso mese di marzo ho effettuato (per gravidanza interrotta a fine maggio con aborto terapeutico per gravi problemi cerebrali del feto) gli esami sierologici prescritti: rosolia, toxoplasmosi e cytomegaloviru; risulto aver negativizzato tutti e tre (in altri termini sono stata colpita dal virus e l'ho negativizzato). Ho effettuato di mia iniziativa anche il controllo dell'epatite B/C e della lue: tutti negativi. Mi è stato detto che nell'ipotesi di un'infezione in corso da virus dell'HIV - non avendo avuto negli ultimi quattro anni alcun rapporto a rischio - il valore dei globuli bianchi e dei linfociti si abbassa notevolemente (al di sotto del range): in altri termini, il virus HIV quando è nel sangue tende a distruggere i globuli bianchi, le piastrine, ecc. Risultando tali valori perfettamente nella norma devo tranquillizzarmi. Scusate la lunghezza del messaggio ma putroppo ultimamente sono fortemente emotiva; la perdita del bambino non ha facilitato di certo le cose. Grazie per l'attenzione. Un saluto a tutto lo staff.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Valeria, Chiede informazioni sulla sintomatologia da hiv, descrive poi una serie di sintomi da lei avuti, che possono essere stati originati da diverse condizioni: al periodo, più di quattro anni fa, collega il fatto di avere o non avere avuto contatti sessuali. Occorre fare una precisazione: il virus dell'hiv può essere trasmesso se si hanno contatti a rischio, come rapporti penetrativi od orali senza l'utilizzo del preservativo, con persone di cui non si può essere certi siano sieronegative. Dalla sua lettera non comprendiamo sufficientemente bene, se il contatto oro-genitale non protetto di cui scrive è da intendersi a rischio o meno; aggiunge poi, di non aver avuto rapporti a rischio da marzo 1999. Altra cosa per noi poco comprensibile è la domanda: cosa vuole chiederci? Scrive di un aborto terapeutico da lei avuto e del fatto che la perdita del bambino non ha facilitato il suo essere particolarmente emotiva. Può chiarirci meglio, riscrivendoci, come possiamo esserle d'aiuto? Saluti. dr.ssa C.Galli