Scheda quesito
- Nickame:
- acquarius_2
- Data:
- 28/07/2008
- Quesito:
- Buongiorno Dott. Guaraldi,
ho già usufruito del Vs. servizio quindi non pretendo una risposta.
Nel caso sia disponibile quello che volevo chiederLe è questo:
parliamo di hiv. trasmissione attraverso sangue.
ho notato che non ci sono numeri sulla quantità di sangue necessario per il contagio.
Si parla di quantità sufficiente, necessaria, visibile ad occhio nudo ecc...
L'unico numero che ho trovato è in un'intervista al dott. montagnier sulla rivista newton: lui parla di 0,1 ml di sangue (una goccia) che se con un'alta carica virale può essere sufficiente per il contagio.
La mia domanda è : a prescindere dalla carica virale perchè non viene definita una soglia quantitativa?La scienza non riesce a determinarla? Sarebbe fuorviante?
Il punto fermo pare comunque che il virus se in quantità molto piccole può essere sconfitto dal ns. sistema immunitario.
Non pretendo da lei una risposta sul dato quantitativo ma sul perchè non viene comunicato da nessuno per iscritto.
E da ultimo: le pare ragionevole quanto dichiarato dal dott. montagnier?
La ringrazio! Buon lavoro.
- Risposta di :
- Gentile acquarius,
in La trasmissione di HIV attraverso il sangue contenuto all'interno di un lago da insulina è nota a tutti noi.
L'affermazione del professor Montagnier appare quindi verosimile.
La carica virale può essere interpretata come espressione della concentrazione virale per unità di sangue.
Quantità di sangue e carica virale sono pertanto determinanti importanti nella trasmissione della malattia. È però evidente che ci sono anche fattori relativi all'ospite che condizionano il rischio di infezione. Primo fra tutti la concentrazione del co-recettore CCR5 indispensabile per il legame del virus sulla recettore CD4, concentrazione verosimilmente geneticamente determinata.
È quindi intuitivo che la quantità di sangue minima infettante può variare da soggetto a soggetto.
Cordiali saluti.
Dr. Giovanni Guaraldi