Scheda quesito
- Nickame:
- gio
- Data:
- 22/07/2008
- Quesito:
- Gentili dottori, espongo il mio problema: nel dicembre scorso, a distanza di 101 giorni da un rapporto a rischio, ho fatto il test hiv, di cui non conosco la metodologia, ma che comunque è risultato negativo. Il rapporto consisteva in un contatto orale attivo non protetto ma senza eiaculazione in bocca ed in un rapporto anale passivo protetto terminato con eiaculazione esterna. Prima di questo ci sono stati altri due rapporti penetrativi protetti e altri rapporti orali non protetti ma senza mai ricevere sperma in bocca. Da molti mesi ormai ho alterazioni dell'alvo di tipo diarroico, disturbi intestinali già presenti al momento del test, che il gastroenterologo ha diagnosticato comed colon irritabile, a tale scopo mi sono sottoposto anche a numerosi accertamenti quali esami delle feci del sangue ed anche ad una colonscopia, tutti risultati negativi ad eccezione di una intolleranza al lattosio (che per altro non assumo più da parecchio tempo). Il fatto è che ora mi tornano in testa dei pensieri e delle ansie non da poco: penso che ci possa essere stato comunque un contatto tra sperma e mucosa anale o che il preservativo non fosse indossato in modo corretto, inoltre ricordo che in un paio di occasioni il preservativo è stato tolto a causa della perdita di erezione del partner e poi rimesso e quindi che lo stesso possa aver subito dei danneggiamenti. Pertanto vorrei avere un vostro competente consiglio in merito e cioè se è il caso di ripetere il test oppure no visto che la diarrea persistente da quanto ho avuto modo di leggere può essere presente nelle infezioni da hiv. Volevo infine precisare il fatto di essere sotto cura ormai da anni per ipertiroidismo su base autoimmune (morbo di Basedow-Graves) per cui chiedo se questo particolare stato immunologico possa aver causato un falso negativo. Grazie.
- Risposta di :
- Buongiorno Gio,
dato sche scrive di aver eseguito il test per hiv "a distanza di 101 giorni da un rapporto a rischio (...) di cui non conosco la metodologia, ma che comunque è risultato negativo" può considerare la possibilità di essere stato contagiato durante il rapporto a rischio in questione come assente.
Per tutta la sintomatologia che descrive può sicuramente continuare a fare riferimento al medico che la segue.
Saluti, dr.ssa Vallini